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VOTAZIONI FEDERALILa soddisfazione dei vincitori e la delusione degli sconfitti

03.03.24 - 14:49
Le prime reazioni ai risultati delle votazioni federali
TiPress
Fonte RED
La soddisfazione dei vincitori e la delusione degli sconfitti
Le prime reazioni ai risultati delle votazioni federali

BELLINZONA - Le urne sono state chiare, anzi chiarissime: quasi il 60% della popolazione svizzera ha accolto l'iniziativa per la 13esima Avs, mentre è stata bocciata chiaramente la seconda iniziativa al voto "Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)" lanciata dai giovani PLR. 

A poche ore dalla pubblicazione dei dati ecco le prime reazioni della politica ticinese. L'Mps non ha esitato a esprimere la soddisfazione per i risultati. «L’aumento delle rendite AVS dell’8,3% (che dovrà entrare in vigore al più tardi con il 1° gennaio 2026) rappresenta un primo passo verso una politica che rafforzi le rendite AVS il cui potere d’acquisto è declinato negli ultimi anni», si legge in un comunicato. «Altre tappe dovranno essere raggiunte per dare risposta adeguate ai pensionati, in particolare a coloro che vivono principalmente delle rendite pensionistiche».

Festa anche in Via Monte Boglia dove anche la Lega ha salutato con soddisfazione l'approvazione della 13esima Avs. «La Lega si batte, praticamente dalla sua nascita, per il versamento di un sostegno finanziario agli anziani in difficoltà», ha sottolineato il gruppo. «In considerazione degli aumenti vertiginosi dei premi di cassa malati, delle bollette elettriche e dei prezzi in generale, la 13a AVS è ormai, di fatto, una compensazione del rincaro».

I Giovani Verdi parlano invece di un processo storico che testimonia la necessità di rafforzare ulteriormente l'AVS. «Oggi l’elettorato ha dato un segnale forte a favore del primo pilastro». «Dopo i risultati della votazione popolare federale di oggi è chiaro che l’AVS è al centro delle preoccupazioni popolari. L’AVS ha ricevuto oggi un enorme sostegno popolare e deve essere rafforzata ulteriormente, la rendita pensionistica deve finalmente permettere alle persone la sussistenza», ha spiegato Noemi Buzzi, parte della direzione Giovani Verdi Svizzera.

«La popolazione si è chiaramente espressa a favore della tredicesima AVS. Si tratta di una vittoria importante per la previdenza di molti pensionati, che vedranno migliorata la loro situazione, soprattutto nel nostro Cantone. Inoltre, dicendo no a un ulteriore aumento dell'età pensionabile, la popolazione lancia un chiaro messaggio per le future riforme dell'AVS», fanno eco i Verdi del Ticino. «Per molti pensionati, questa tredicesima AVS è molto più di una piccola soddisfazione. È la possibilità di avere una vita dignitosa, dopo aver lavorato duramente per meritarsela», si felicita Samantha Bourgoin.

Il Sì alla 13esima mensilità AVS per syndicom rappresenta «una vittoria storica». «Per la prima volta in oltre 50 anni, ci sarà un netto miglioramento delle prestazioni dell’AVS, il sistema di sicurezza sociale più importante e più solido della Svizzera». Per il sindacato questo rafforzamento rappresenta un «evento socio-politico storico». «Questo risultato compensa in parte la perdita di potere d'acquisto delle rendite degli ultimi anni ed evita ulteriori riduzioni delle prestazioni. Questo dimostra il peso e l'importanza che il movimento sindacale ha ancora in Svizzera», sottolinea Matteo Antonini, presidente di syndicom. Allo stesso tempo, il No all'innalzamento dell’età del pensionamento a 67 anni «è un dito puntato contro coloro che chiedono una riduzione delle prestazioni di vecchiaia. Nonostante la massiccia ingerenza delle/degli ex consiglieri federali nella campagna di votazione, la maggioranza della popolazione non vuole lavorare più a lungo e non vuole una riduzione delle rendite di vecchiaia».

I delusi
Frustrazione doppia, invece, in casa Liberale Radicale. Il PLR, infatti, si rammarica sia per il rifiuto della sua iniziativa sulle pensioni, sia per il successo della 13a AVS. Con l'accettazione di quest'ultima, per il PLR, «la Svizzera si trova di fronte a un problema. Il popolo svizzero oggi ha approvato un'estensione delle prestazioni pensionistiche con un sistema di finanziamento non ancora definito. La sinistra è responsabile di questa manovra ingannevole». I Liberali radicali segnalano dunque il loro impegno per opporsi «a qualsiasi tentativo di tassare la classe media. Non scenderemo a compromessi sul freno all'indebitamento».

Tra gli scontenti per l'approvazione della 13a Avs anche economiesuisse, secondo cui «comporterà un elevato fabbisogno finanziario aggiuntivo per l'AVS». Economiesuisse assicura il proprio impegno per un'attuazione «equa a livello intergenerazionale e sostenibile». «Un aumento unilaterale delle imposte e dei contributi - ci tiene a precisare - sarebbe sbagliato e risulterebbe particolarmente gravoso per i giovani e la popolazione attiva. Sono quindi necessarie anche delle misure strutturali». «L'iniziativa sulle pensioni, anch’essa in votazione, era una di esse», conclude economiesuisse, prendendo atto con rammarico della sua bocciatura.

«Il patto generazionale è spezzato!», così titola il comunicato/reazione del Giovani Udc dopo il sì alla tredicesima pensione AVS. «Ora è necessario verificare se valga ancora la pena sostenere l'AVS nella sua forma attuale», viene sottolineato. «Per noi, la solidarietà tra le generazioni si riduce alla premessa che ogni generazione dovrebbe sforzarsi di non diventare un peso per un'altra generazione. Se la generazione dei pensionati si vede versare i contributi AVS secondo il principio dell'annaffiatoio, cosa che non possiamo permetterci, la solidarietà tra le generazioni viene meno», si legge ancora. «Per la generazione più giovane, tutto si riduce alla seguente formula: Mezza vita a pagare tasse e contributi elevati per coprire gli eccessivi diritti AVS dell'attuale generazione di pensionati e non poter contare sulla sopravvivenza del sistema AVS fino al proprio pensionamento. Verificheremo quindi se vale ancora la pena sostenere l'AVS nella sua forma attuale», si conclude.

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