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NIDVALDOPensava di aver soccorso un gattino, ma si sbagliava

25.04.24 - 23:31
Il ritrovamento nel bosco di un cucciolo che si è poi rivelato una volpe e l'odissea per trovargli una casa.
Facebook/Tierheim Paradiesli
Fonte red
Pensava di aver soccorso un gattino, ma si sbagliava
Il ritrovamento nel bosco di un cucciolo che si è poi rivelato una volpe e l'odissea per trovargli una casa.

STANS - Era davvero convinto che quel cucciolo affamato trovato nel bosco fosse un gattino, lo ha preso con sé per una manciata di giorni, giusto il tempo perché si ristabilisse e poi lo ha portato al vicino rifugio per animali.

Una volta aperto il trasportino, i volontari però sono rimasti decisamente sorpresi: quello che si sono trovati davanti non era un gatto, ma una piccola volpe.

Come riportato sui social dal Tierheim Paradiesli di Ennetmoos (NW), e ripreso dal Blick, al di là della svista (per certi versi anche divertente) c'è un problema legale: portarsi a casa animali selvatici è un reato punibile per legge, tanto per i privati quanto per le strutture come quella nidvaldese. Inoltre, è molto pericoloso anche per gli animali stessi.

Per Stupsi, questo il nome che è stato dato al cucciolo, è stata però fatta un'eccezione: «Era un caso di vita o di morte», spiega il Paradiesli su Facebook, «eravamo davvero stupiti che un cucciolo così piccolo fosse sopravvissuto tanto a lungo senza il latte materno, è stato praticamente un miracolo».

Ma per la baby-volpe e i volontari stava per iniziare una seconda odissea, quella per trovare a Stupsi una nuova sistemazione presso un centro specializzato. Dopo molte telefonate «alcune delle quali non particolarmente simpatiche», alla fine una struttura vodese ha acconsentito.

«Malgrado sia finita bene, non sappiamo se Stupsi potrà mai riuscire ad avere una vita da volpe normale. Per questo motivo invitiamo tutti a non raccogliere animali selvatici, anche se siamo convinti che siano orfani. È possibile che la madre si trovi lì vicino e abbia semplicemente troppa paura per intervenire. Il nostro consiglio, quindi, è non intervenire e contattare le autorità competenti», conclude il Tierheim Paradiesli.

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