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BELLINZONARoberto Ostinelli verso il Gran Consiglio

03.04.23 - 15:53
Elezioni: il medico che si schierò apertamente contro le misure anti Covid e contro il vaccino è tra le grandi sorprese del giorno.
Ti-Press (archivio)
Roberto Ostinelli verso il Gran Consiglio
Elezioni: il medico che si schierò apertamente contro le misure anti Covid e contro il vaccino è tra le grandi sorprese del giorno.

BELLINZONA - Si era messo in lista lo scorso dicembre tra lo stupore generale. Ora col movimento HelvEthica Ticino è diretto verso il Gran Consiglio. Lui è Roberto Ostinelli, il medico che durante la fase acuta della pandemia si schierò apertamente contro le misure anti Covid e contro il vaccino. 

Ostinelli, ha ricevuto migliaia di voti dai ticinesi. Che significato attribuisce a questo risultato? 
«Tutto è partito dal mio scetticismo sulla gestione dell'emergenza Covid. Questo mi ha fatto conoscere al pubblico. E forse ha fatto capire alla gente che io sono una persona coerente, che porta avanti gli ideali in cui crede. Immagino che tante persone abbiano percepito la mia lealtà». 

Lei venne sospeso dall'Ordine dei medici. Questo exploit ha in un certo senso il sapore della rivincita?
«Sotto certi aspetti può essere una rivincita. Io però non voglio tornare ad alimentare determinate polemiche. La sospensione è stata relativa. Ho sempre lavorato». 

Qualora dovesse essere effettivamente eletto, quali sarebbero i temi che porterebbe avanti?
«Sono un professionista nell'ambito sanitario. Credo in una medicina preventiva che permetta alle persone di anticipare i malesseri. Ognuno di noi ha gli strumenti per stare meglio già di base. Per avere un sistema immunitario sano. Ci vogliono però le conoscenze, la popolazione deve essere più consapevole. Serve sicuramente anche un nuovo modello assicurativo». 

Cosa le resta del periodo pandemico?
«Il movimento HelvEthica Ticino è nato sostanzialmente lì. Si è creata una rete di conoscenze. Mi è stata data l'opportunità di credere in me stesso e di portare avanti le mie idee senza avere paura della gogna mediatica. Pensando al passato, mi viene anche tristezza. Oggi stanno saltando fuori determinate cose e si fa finta di niente. Mi spiace. Le autorità sanitarie e politiche dovranno chinarsi su certi episodi che si sono verificati. Certe domande che io ho posto all'epoca, sono rimaste senza risposta». 

La sua possibile elezione va letta come un inno alla libertà di espressione?
«Forse. In questi tre anni gli interessi globali e commerciali hanno prevaricato l'etica. Si è arrivati a creare un clima di terrore. La crisi pandemica si poteva superare con molta più serenità».

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