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SVIZZERA-ITALIASmart working frontaliero fra Italia e Svizzera, la proroga scadrà a febbraio

22.12.22 - 17:55
Perché «non sussistono più restrizioni alla libera circolazione delle persone dovute all'emergenza sanitaria Covid»
Depositphotos (MassimoParisi)
Fonte Ats
Smart working frontaliero fra Italia e Svizzera, la proroga scadrà a febbraio
Perché «non sussistono più restrizioni alla libera circolazione delle persone dovute all'emergenza sanitaria Covid»

ROMA - L'accordo tra Svizzera e Italia sul telelavoro non sarà prorogato dopo la scadenza prevista il prossimo 31 gennaio. Lo annuncia oggi l'Amministrazione federale delle contribuzioni.

«Le autorità competenti dell'Italia e della Svizzera, constatato che in entrambi i Paesi non sussistono più restrizioni alla libera circolazione delle persone dovute all'emergenza sanitaria Covid-19, hanno concordato che l'accordo amichevole del 18-19 giugno 2020 che prevede, tra l'altro, in via eccezionale e provvisoria, delle regole speciali in materia d'imposizione del telelavoro e "smart working", rimarrà in vigore fino al 31 gennaio 2023», si legge in un comunicato. Pertanto, «a partire dal 1° febbraio 2023, in ragione della situazione sanitaria attuale, non è prevista al momento una proroga».

C'è però la facoltà di accordarsi

Nella nota viene anche fatto notare che il nuovo accordo sull'imposizione dei lavoratori frontalieri firmato il 23 dicembre 2020, che però non è ancora in vigore, prevede esplicitamente «la facoltà per gli Stati contraenti di consultarsi periodicamente per verificare se si rendano necessarie modifiche o integrazioni del Protocollo relative al telelavoro, nonché l'eventuale conclusione di accordi di amichevole composizione».

Sempre oggi è stato annunciato che Svizzera e Francia hanno raggiunto un accordo per l'imposizione dei redditi derivanti dal lavoro a domicilio per i frontalieri: a partire dal 1° gennaio il telelavoro sarà possibile fino a un massimo del 40% del tempo di lavoro annuale senza che sia messo in discussione lo Stato d'imposizione dei redditi.

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