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FEDERALI 2023Il ruolo svizzero tra conflitti, UE e NATO in una polveriera

11.10.23 - 15:40
Tiziano Galeazzi, candidato N.3 al Consiglio Nazionale lista UDC 33
Foto TiPress
Fonte Tiziano Galeazzi
Il ruolo svizzero tra conflitti, UE e NATO in una polveriera
Tiziano Galeazzi, candidato N.3 al Consiglio Nazionale lista UDC 33

Durante una guerra in Europa si affaccia di nuovo la crisi Medio Orientale, con un atto di guerra e di terrorismo senza precedenti da parte di Hamas contro lo stato di Israele. Una situazione altamente pericolosa visto che anche i Paesi arabi vicini si trovano confrontati con la scelta di schierarsi o meno. Se da una parte si ipotizza l’aiuto dell’Iran ad Hamas e alle frange terroristiche affiliate, dall’altra vi sono la Siria e il Libano in bilico. Nel mezzo si trovano spiazzati sia Egitto che Giordania.

Quanto abbiamo potuto apprendere dai media, l’operazione di Hamas è stata sicuramente pianificata da mesi o addirittura da anni e finanziata dall’Islam più estremo.

 Ancora una volta è visibile da parte dell’Europa o meglio dall’Unione Europea di un fallimento in politica estera. Senza coordinamento, senza voce e senza autorità comune. Non riescono nemmeno a mettersi d’accordo sulla questione dell’immigrazione giornaliera dall’Africa, figuriamoci metterci la volontà per risolvere la crisi Mediorientale alle sue origini.

Un’Unione Europea più disunita che unita, questo oramai è sotto gli occhi di tutto il mondo.

 Ora, in questa nuova grave crisi vengono in mente paesi e un loro eventuale ruolo diretto o indiretto come la Russia, la Cina, la Turchia, l’Arabia Saudita e ovviamente gli USA a un anno dalle elezioni per la presidenza. Già il solo citare queste nazioni, vien da pensare a che tipo di interessi o meno ognuno cerca di portarsi a casa da tutto questo caos. Due fronti (Russia-Ucraina, Palestina-Israele) pronti a scivolare dalle mani. L’unica certezza purtroppo è che a pagare il conto con la vita sono le cittadine e i cittadini di ogni Paese in guerra.

 La Svizzera, se per diversi aspetti si è dimostrata debole, senza voce e senza anima, cercando di rinunciare alla neutralità che la contraddistingue con il conflitto ucraino, ora vediamo quanto saprà fare sul nuovo fronte israeliano e l’attacco vile di un gruppo ben organizzato di terroristi. Saranno o meno inseriti sulla lista nera? Ancora una volta sembra che prevalga la poca chiarezza e la titubanza che purtroppo da troppi anni sta indebolendo la nostra immagine, sia dentro la Svizzera che fuori dai confini.

Questione NATO: dopo certe fughe in avanti da parte del Consiglio Federale e da alti ufficiali, ora arriva una notizia odierna di un’ipotetica richiesta di aprire gli uffici NATO a Ginevra con la scusa di poter collaborare meglio con le Organizzazioni internazionali presenti. Sarà, ma io non credo che questa possibilità non abbia un altro fine e cioè con la classica tattica del salame, avvicinarsi sempre più al nostro paese. Cosi è stato tentato con l’UE e ora sembra anche con la NATO.

Staremo a vedere come evolverà questa ennesima picconata contro la nostra neutralità che sempre più vacilla.

 

 

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COMMENTI
 

Nmemo 6 mesi fa su tio
L'alto ufficiale dell'esercito "disubbidiente", ora sembra sia in pensione, si mette a disquisire di politica internazionale? La sua dimensione è la politicacantonticinese.

stef70 6 mesi fa su tio
ma sicuramente e ci scommetto che la svizzera pur di farsi vedere bella userà i nostri soldi che servirebbero per aumentare i sussidi cassa malati e molto altro per aiutare quella marmaglia.

stef70 6 mesi fa su tio
la svizzera dovrebbe mandare veleno altro che aiuti umanitari
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