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07.11.23 - 09:00
Ascoltare musica mentre si fa jogging, si va in bici o si allena la forza può motivare e contribuire a migliorare le prestazioni.
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Ascoltare musica mentre si fa jogging, si va in bici o si allena la forza può motivare e contribuire a migliorare le prestazioni.

I ricercatori studiano ormai da diversi anni gli effetti della musica sull’esercizio fisico. Queste ricerche vengono fatte osservando l'attività cerebrale dei partecipanti allo studio utilizzando:

    • spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso (fNIRS), una tecnica non-invasiva di “neuroimaging” funzionale che impiega luce diffusa nella banda spettrale del vicino infrarosso per indagare l'attività emodinamica della corteccia cerebrale e la conseguente capacità funzionale a essa associata;
       
    • elettroencefalografia (EEG), è un esame strumentale non invasivo che permette di indagare la funzionalità del cervello attraverso l’analisi e la registrazione della sua attività elettrica. Si effettua ponendo degli elettrodi sulla testa in corrispondenza di determinate aree cerebrali;
       
    • risonanza magnetica funzionale (FMRI), è un tipo particolare di risonanza magnetica che viene utilizzata, in ambito neuroradiologico, per rilevare quali aree cerebrali si attivano durante l’esecuzione di un determinato compito (come parlare, leggere, pensare o muovere una mano).

Anche se c’è ancora molto da imparare, alcuni studi suggeriscono che la musica può migliorare l’attività fisica.

Costas I. Karageorghis, professore di psicologia dello sport alla Brunel University in Inghilterra, è famoso per le sue ricerche sugli effetti della musica durante l'esercizio fisico lo sport. Secondo Karageorghis, la maggior parte della musica dance commerciale è costruita attorno a un ritmo di 120 e 140 battiti al minuto, che si allinea con la frequenza cardiaca media durante l'esercizio. Questo fornisce una risposta ritmica che promuove la sincronizzazione del movimento e della musica e crea efficienza ed energia.

 

L’aumento nella prestazione avviene tramite:

    • Dissociazione. Il soggetto si distrae dalla sensazione di fatica dell’attività e, inoltre, permette di incrementare la forza e la potenza nelle azioni.
    • Attivazione neurale. L’attivazione neurale aumentata si traduce in una prestazione di forza e potenza maggiore.
    • Efficienza. Permette di aumentare indirettamente la gittata cardiaca e il consumo di ossigeno (VO2) riducendo al contempo le resistenze vascolari, quindi non andando a limitare la prestazione.
    • Pensiero introspettivo. Promuove un pensiero introspettivo, la motivazione interna e la pratica dell’immagine mentale, una riduzione della depressione e della tensione, oltre a un aumento dell’energia e del vigore.
    • Sincronizzazione. Permette di sincronizzare la cadenza dell’attività con la velocità della musica nelle attività ripetitive portando a un aumento della potenza espressa, dell’economia del movimento, dell’efficienza e della prestazione generale.
    • Recupero. La musica permette di aumentare il recupero intra-serie e inter-sessioni allenanti.
    • Emozione. Aggiunge un’emozione positiva alla pratica sportiva, per cui rende più piacevole l’attività.

Nello specifico, possiamo dire che la musica agisce sotto diversi punti di vista, elencati nel dettaglio a seguire.

 

Aumenta le prestazioni atletiche 

Numerosi studi hanno scoperto che ascoltare musica può migliorare le prestazioni atletiche, aumentando per esempio la distanza percorsa, il ritmo con cui viaggi o il numero di ripetizioni completate durante un esercizio specifico.

 

Riduce la fatica

La musica durante l'attività fisica può ridurre la sensazione fisica di stanchezza. Uno studio del 2010 ha scoperto che la musica non solo può aumentare la capacità lavorativa, ma può anche ritardare la sensazione di stanchezza.

 

Sincronizzazione con il ritmo

Più una canzone è veloce ed energica, più è probabile che lo sia anche il “ritmo” d’allenamento durante l’attività fisica. La musica stimola la parte del cervello che controlla il movimento; quindi, aiuta il corpo a completare i movimenti ripetitivi in modo più efficiente.

Questa sincronizzazione aumenta la frequenza cardiaca, il metabolismo e l’efficienza energetica, riducendo allo stesso tempo la pressione sanguigna e lo stress fisico e mentale. Inoltre, è meno probabile che ti senta stanco.

Diversi studi hanno dimostrato che ritmi specifici portano alla massima prestazione in determinati esercizi.

 

Migliora l'umore

Uno dei migliori vantaggi della musica è che migliora l'umore. L'ascolto della musica rilascia gli ormoni del benessere del corpo (come la dopamina, l'ossitocina e altri). Riduce anche i livelli di cortisolo (il cosiddetto l'ormone dello stress). Man mano che questi livelli diminuiscono calerà anche lo stress. Poiché l'attività fisica migliora l'umore rilasciando gli stessi ormoni del benessere, allenarsi ascoltando musica è un ottimo modo per migliorare il proprio umore.

 

Riduce il dolore

Proprio come la fatica, la musica aiuta anche a superare il dolore. Agisce come un distrattore, non solo, aiuta a trovare sollievo dal dolore. Questo perché l'ascolto della musica rilascia gli oppioidi naturali che migliorano l'umore del tuo corpo. Questi ormoni, oltre a migliorare il tuo umore, possono anche darti sollievo dal dolore, aumentando la tua tolleranza al dolore stesso e permettendo di sopportare di più durante l'allenamento.

 

Conclusione

In conclusione, è stato illustrato come la musica può influenzare in diverse maniere sia l’allenamento che la competizione con effetti quantificabili e significativi, aumentando quantità e qualità dell’esercizio.

 

A cura di
Damiano Bellotta
Personal Trainer, Istruttore Fitness, Istruttore Calistenico presso il Centro A-CLUB Fitness & Wellness di Savosa


Questo articolo è stato realizzato da A-Club, non fa parte del contenuto redazionale.
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