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SPAGNACorte suprema apre inchiesta su Puigdemont per terrorismo

29.02.24 - 14:06
L'ex presidente catalano Carles Puigdemont e l'ex deputato Ruben Wagensberg indagati per le proteste violente del 2019.
afp
Fonte ATS ANS
Corte suprema apre inchiesta su Puigdemont per terrorismo
L'ex presidente catalano Carles Puigdemont e l'ex deputato Ruben Wagensberg indagati per le proteste violente del 2019.

MDRID - La Corte suprema spagnola ha deciso all'unanimità l'apertura di un'inchiesta contro l'ex presidente catalano ed eurodeputato Carles Puigdemont e l'ex deputato catalano Ruben Wagensberg ipotizzando il reato di terrorismo per il caso Tsunami.

Quest'ultimo riguarda le proteste violente della piattaforma indipendentista nel 2019 all'indomani delle condanne dei leader indipendentisti catalani.

Lo si apprende da fonti giudiziarie citate dalla tv nazionale Rtv.

Secondo i magistrati della Corte suprema, «è necessario e pertinente che siano chiamati al procedimento, al fine di essere sentiti come indagati, con tutti i diritti e le garanzie previste nel nostro ordinamento giuridico. Azioni di indagine che non può realizzare il giudice istruttore, ma solo questa Sala penale, trattandosi di deputati coperti da immunità», è detto nell'ordinanza notificata oggi agli interessati, ripresa da "La Vanguardia".

L'alta corte declina la competenza per indagare gli altri 10 accusati dello Tsunami Democratic che non sono coperti da immunità. Ma non esprime dubbi sul fatto che le accuse che si imputano al movimento indipendentista configurino il reato di terrorismo e indica almeno una decina di sentenze relative a disordini pubblici inquadrati come terrorismo urbano, che consolidano la dottrina in materia.

La corte ha nominato come giudice istruttore del caso il magistrato Susana Polo.

I reati di terrorismo sono attualmente esclusi dal progetto di legge di amnistia, negoziato dal Psoe e da Junts per Cat, il partito di Puigdemont, in cambio del voto di fiducia a novembre al premier Pedro Sánchez. E attualmente tornato all'esame della commissione Giustizia del Congresso per modifiche, dopo la bocciatura in prima lettura il 30 dicembre scorso, con i voti contrari del Partito popolare e di Vox, all'opposizione, e dei 7 deputati di Junts.

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