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CONFINEAccordo fiscale approvato in Commissione Senato

19.01.23 - 14:42
Il testo ora deve affrontare l’esame delle due camere italiane
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Accordo fiscale approvato in Commissione Senato
Il testo ora deve affrontare l’esame delle due camere italiane

ROMA - L’iter vero e proprio comincia ora. La Commissione congiunta Esteri e Finanze del Senato italiano ha approvato il testo di ratifica dell’accordo fiscale Italia - Svizzera. Ora, il documento è pronto per essere discusso dai due rami del parlamento italiano (dovrebbe arrivare in primis in Senato, poi alla Camera).

A dare la notizia, con soddisfazione, è il senatore del Partito democratico Alessandro Alfieri. «Il documento - spiega Alfieri - aggiorna, dopo quasi 50 anni, gli accordi tra lo stato italiano e la confederazione elvetica sul fondamentale tema del lavoro frontaliero e costituisce un nuovo quadro normativo di riferimento che salvaguarda l’economia di frontiera».

Il testo approvato «tutela - si legge nel comunicato - i comuni che potranno continuare a erogare i servizi per i propri cittadini grazie al sistema dei ristorni che rimane garantito e alla creazione di un fondo specifico per progetti infrastrutturali e socio economici destinati ai territori di confine». Inoltre l’accordo consente a chi oggi è un lavoratore frontaliere di «mantenere l’attuale regime fiscale fino al raggiungimento della pensione. I nuovi frontalieri invece, grazie all’introduzione dell’innalzamento della franchigia, avranno di fatto uno sconto fiscale rispetto al passato».

Per Alfieri si tratta di «un grande risultato che ci rende estremamente soddisfatti. Il testo approvato oggi è frutto di un lungo percorso di ascolto, confronto e concertazione con le forze sociali e le comunità dei comuni di confine per cui mi sono speso in prima persona».

Grazie all'intesa - alla cui negoziazione hanno partecipato anche le autorità ticinesi, grigionesi e vallesane nonché le organizzazioni sindacali e l'Associazione Comuni italiani di frontiera - la Svizzera tratterrà l'80% (oggi poco più del 60%) dell'imposta alla fonte ordinaria prelevata sul reddito dei nuovi frontalieri che lavoreranno sul suo territorio. I nuovi lavoratori frontalieri saranno tassati in via ordinaria anche in Italia. La doppia imposizione verrà eliminata.

Sono considerati nuovi lavoratori frontalieri le persone che fanno il loro ingresso nel mercato del lavoro transfrontaliero dopo l'entrata in vigore del nuovo Accordo.

 

Regime transitorio

Alle persone che lavorano o hanno lavorato nei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese tra il 31 dicembre 2018 e la data di entrata in vigore del testo - detti frontalieri attuali - si applica un regime transitorio. Questa categoria di lavoratori continuerà infatti a essere tassata esclusivamente in Svizzera, la quale verserà ai Comuni italiani di confine fino all'anno fiscale 2033 una compensazione finanziaria del 40% dell'imposta alla fonte prelevata nella Confederazione.

Sempre secondo l'accordo, in futuro il "lavoratore frontaliere" includerà coloro che risiedono entro 20 chilometri dalla frontiera e che, in linea di massima, rientrano ogni giorno al loro domicilio. Tale nuova definizione si applica a tutti i frontalieri (nuovi e attuali) a partire dall'entrata in vigore dell'accordo.

In Svizzera, le Camere federali hanno adottato a larghissima maggioranza il 18 marzo dello scorso anno il Decreto federale che approva un accordo tra la Svizzera e l'Italia relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri e il corrispondente protocollo. Il Consiglio nazionale ha detto "sì" con 183 voti contro 5 e 3 astenuti mentre gli Stati lo hanno fatto senza voti contrari (38 "sì" e 3 astenuti").

 

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COMMENTI
 

Princi 1 anno fa su tio
ahahahah preparate la vaselina !!!!!

demos 1 anno fa su tio
auguri...tanto nel frattempo cadranno altri 4 governi e chissa se nel 3000poi magari...arriveranno ad un dunque.

M70 1 anno fa su tio
avete capito...salvaguardia dell'economia frontaliera! ..noi ticinesi non contiamo! i ns politici ci sono x salvaguardare l'economia degli altri e no la nostra..mi sembra che un economista poco tempo fa affermava che la CH per almeno 10 anni non ci guadagnava nulla anzi..

Blackad 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Beh.. si parla di una legge italiana dedicata ai comuni e cittadini italiani.. perché dovrebbero pensare a te?

Meganoide 1 anno fa su tio
Risposta a M70
@M70, premesso che sono senatori italiani (quindi non politici svizzeri), qui si parla di salvaguardare l'economia "di frontiera", non "frontaliera". La prima riguarda soprattutto l'economia delle province di Como e Varese, i cui lavoratori, attratti dagli stipendi più elevati, vanno a lavorare all'estero. Questo però comporta grossi problemi di scarsità di manodopera nelle suddette province. Ora si sta cercando di farli rientrare rendendo fiscalmente meno vantaggioso lavorare all'estero ma mantenendo la residenza in Italia, il che potrebbe portare alcuni frontalieri a decidere di rinunciare a sorbirsi il traffico e l'avversità di chi, per vari motivi, li vede come la sabbia nelle mutande. Fin qui tutto bene, però attenzione che poi il problema della mancanza di alcune figure professionali potremmo averlo noi qui in Svizzera. Chissà!

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Meganoide
… si certo, vedremo quanti lasceranno il Ticino per lavorare nel proprio paese. Te credi ancora a 🎅🏼 e più che sabbia nelle mutande sono come un gatto attaccato ai coglio.i. Personalmente il frontaliere che lavora nel primario e secondario, hanno il mio rispetto, per chi lavora nel terziario (60’000) la mia considerazione è pari a zero per almeno i 3/4

Meganoide 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
@ Se7en Perché ti "rubano" il lavoro? Sinceramente il dumping si vede soprattutto nei lavori meno qualificati, ma se la percentuale è alta anche nel terziario significa che ci sono molte persone competenti. E comunque se entrano più di 80000 persone al giorno ma ci sono solo 3500 disoccupati (cifre ufficiali) immagino che oltre 70000 stranieri siano necessari e non potremmo certo farne a meno. I ticinesi che vanno in Svizzera interna a lavorare non lo fanno solo per necessità, ma anche perché gli stipendi sono più alti che in Ticino. Ovviamente i politici della lega e dell'UDC campano fomentando l'odio, ma sanno benissimo che non è possibile farne a meno.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Meganoide
… certo come no e tutti quelli che sono in assistenza non li conti? E tutti quelli che hanno finito l’indennità alla disoccupazione e sono tanti, non li conti? E tutti quelli che alla disoccupazione non sono nemmeno iscritti, non li conti? Il dumping c’è ovunque in qualsiasi qualifica professionale. Facile silurare gli over 50 per prendere un frontaliere. Sai quante persone ho sentito personalmente dire, … il mio principale mi ha detto che quello che da a me di salario, prende due frontalieri e gli ha dato il benservito…! Non oso immaginare se 90’000 ticinesi, ogni giorno varcassero la dogana per andare a lavorare a Como o Varese e dintorni, cosa avrebbero fatto e scritto loro a riguarda…! Voglio proprio vedere se “loro” accettavano una simile situazione… non oso immaginare … caro mio, il giardino del vicino è sempre più verde…

Meganoide 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
@Se7en, i numeri ufficiali sono pubblicati dalla SECO, valli a vedere qui: https://www4.ti.ch/dfe/de/sdl/cifre-rapportie-pubblicazioni/statistica-disoccupazione-seco/, parliamo in totale di 5000 persone. Con questo non voglio dire che il problema del dumping non esista, anzi, la mia preoccupazione è per quelle figure professionali che non si trovano, banalmente nel settore ospedaliero.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Meganoide
… non si vive di statistiche e lasciano il tempo che trova… e tantomeno si arriva a fine mese con le statistiche. La realtà è che viviamo in poco più di 300’000 abitanti in questo Cantone e la manodopera straniera è sproporzionata…! La vuoi capire o no?! Facile scrivere quando si hanno i piedi al caldo e la pancia sempre piena…

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Meganoide
… anche buona parte di coloro che hanno un lavoro non arrivano a fine mese, ma queste persone nelle tue amate statistiche non figurano … altro che 5’000. E se siamo arrivati a tanto possiamo solo ringraziare i nostri politici, il nostro Cantone e dulcis in fundo i frontalieri. Rispondi alla mia affermazione se la situazione fosse stata al contrario, cosa sarebbe successo..

Scigu 1 anno fa su tio
Risposta a Blackad
@blackad: perché si tratta, principalmente, della nuova regolamentazione sui ristorni che la Svizzera versa all’Italia! Come al solito gli italioti rigirano la frittata come gli conviene, e gli “sciocchi” gli credono….

Blackad 1 anno fa su tio
Risposta a Scigu
Penso non ti sia chiaro l’accordo.. in parole povere si discute della imposizione fiscale in Italia e come ripartire i ristorni provenienti dalla Svizzera. Che loro li usino per i comuni, per i supermercati o per le patate arrosto, che glie ne importa ad un ticinese?

Scigu 1 anno fa su tio
Risposta a Blackad
Ripeto: si tratta di un accordo tra Svizzera ed italia e riguarda la percentuale trattenuta dalla Svizzera sulla tassazione elvetica. La parte che si versa all’Italia è, obbligatoriamente è da sempre, da destinare ai comuni di frontiera; con questo accordo si modificano anche le trattenute che l’Italia applica ai salari dei futuri frontalieri. Tutto questo è frutto delle discussioni bilaterali e non di iniziative italiote…

Bat 1 anno fa su tio
Se deve ancora essere ratificato dalle camere it …sarà tutto velocissimo 😀😀

Heinz 1 anno fa su tio
Male, molto male. Andava rigettato.
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