Un sondaggio condotto dall'Ordine dei medici rivela cosa pensano della sanità, i candidati alle elezioni federali
BELLINZONA - Cosa ne pensano i candidati ticinesi alle federali, del nostro sistema sanitario? L'Ordine dei medici del canton Ticino ha condotto un sondaggio online assieme agli omologhi d'oltre Gottardo (Smsr e Vedag) a cui hanno partecipato 331 politici.
L'invito a partecipare - spiega l'Ordine in una nota odierna - è stato diramato alle Segreterie nazionali e cantonali dei partiti, che l’hanno distribuito all’interno delle loro organizzazioni. Il Ticino si è distinto per la partecipazione. Dei 150 candidati ticinesi alle federali, ben 57 hanno accettato di rispondere (il 38 per cento del totale).
Cosa ne pensano? La stragrande maggioranza dei partecipanti (94 per cento) desidera migliorare o mantenere gli standard di qualità attuali. In Ticino è maggiore la quota (75 per cento) di quanti pensano che il sistema sia migliorabile.
Per quanto riguarda i costi a carico della collettività, solo un candidato su tre in Ticino è favorevole a ridurli: una cifra doppia rispetto alla Romandia, e quadrupla rispetto alla Svizzera tedesca. Il restante 70 per cento degli intervistati - al netto dei "non so", pari al 10 per cento - si divide tra chi è favorevole a mantenere il livello attuale di spesa (19 per cento), o aumentarlo (41 per cento).
La domanda: "saresti favorevole a un aumento dei premi di cassa malati" suscita quasi un plebiscito. I "sì" sono appena il 2 per cento, in Ticino. L'80 per cento dei candidati è favorevole a un blocco dei premi. Su 57, ben 50 affermano inoltre che l'aumento dei premi «non è ulteriormente tollerabile», 6 non si pronunciano e 1 soltanto è favorevole a questa tendenza.