Il gruppo parlamentare dell'UDC ritiene che il sistema attuale privilegia gli stranieri e sia quindi l'esatto contrario di quanto auspicato dall'iniziativa contro l’immigrazione di massa
BELLINZONA - Dal 1° luglio 2018, i datori di lavoro nei settori registranti a livello nazionale un tasso di disoccupazione di oltre l’8% sono tenuti ad annunciare i loro impieghi vacanti agli uffici regionali di collocamento (URC). Dopo aver annunciato un posto vacante all’URC, l’impresa deve aspettare cinque giorni prima di poter pubblicare un’offerta d’impiego tramite altra via. Gli URC sono tenuti a sottoporre alle imprese, entro il termine di tre giorni, dei dossier di persone confacenti all’impiego.
Per il gruppo dell'UDC, il parlamento ha però messo in atto un sistema che privilegia gli stranieri, dunque l’esatto contrario di quanto auspicato dalla maggioranza di popolo e cantoni con l'accettazione dell'iniziativa contro l’immigrazione di massa. Infatti, anche i frontalieri possono annunciarsi agli URC, come qualunque persona dimorante in Svizzera: «Invece di applicare l’iniziativa popolare, il parlamento ha imposto nuovi ostacoli amministrativi ai datori di lavoro e prodotto una tigre di carta», rileva a nome del gruppo parlamentare Tiziano Galeazzi.
A seguito di queste constatazioni, il deputato invita il Consiglio di Stato a rispondere alle seguenti domande: