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CANTONESoddisfatti i socialisti: «Gli interessi collettivi prevalgono su quelli privati»

05.06.16 - 16:33
Delusione epr il no al rafforzamento della scuola media: «Continueremo ad opporci a ogni taglio ingiustificato e irragionevole».
Soddisfatti i socialisti: «Gli interessi collettivi prevalgono su quelli privati»
Delusione epr il no al rafforzamento della scuola media: «Continueremo ad opporci a ogni taglio ingiustificato e irragionevole».

LUGANO - È un Partito Socialista particolarmente contento quello di oggi e che guarda con soddisfazione i risultati delle odierne votazioni perchè «dimostrano che gli interessi della popolazione prevalgono sul profitto di pochi privilegiati». Il riferimento va soprattutto alla Legge sull’EOC, alla tassa di collegamento e alla legge sull’asilo.

«L’opposizione alla Legge sull’EOC - scrive il PS - lancia un segnale molto chiaro in difesa di una sanità di qualità, contro una privatizzazione che avrebbe ridotto e messo a rischio il servizio pubblico. Lo stesso per la tassa di collegamento: anche in questo caso, la popolazione ha compreso come questa misura, che punta a ridurre la congestione del traffico sulle strade, sia preziosa per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e della qualità di vita. Infine, la nuova legge sull’asilo è una dimostrazione della sensibilità per la solidarietà della nostra popolazione ed è una chiara sconfitta delle forze politiche che invece vogliono un Paese chiuso su sé stesso».

Delusione per quanto riguarda invece l'iniziativa “Rafforziamo le Scuole medie” che non ha passato lo scoglio delle urne. «Peccato - commenta il PS - perché la scuola ha bisogno di nuove risorse per rispondere alle nuove esigenze della società. Noi comunque, nella nostra attività politica nelle istituzioni, continueremo a opporci a ogni taglio ingiustificato e irragionevole».

Per quanto riguarda invece il no al reddito di base incondizionato che aveva creato parecchie divisione all'interno della Sinistra. «Qualsiasi cosa se ne possa pensare, rimane aperta la questione di una migliore ridistribuzione della ricchezza, che oggi si presenta con disparità intollerabili fra chi possiede troppo e chi quasi nulla».

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