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CANTONEPuff Bar, i negozi vicino alle scuole medie vendono ai minori

16.01.24 - 10:00
Effettuati controlli in 112 punti vendita con il supporto di alcuni giovani. Uno su quattro non si è preoccupato dell'età dell'acquirente
imago
Fonte DSS
Puff Bar, i negozi vicino alle scuole medie vendono ai minori
Effettuati controlli in 112 punti vendita con il supporto di alcuni giovani. Uno su quattro non si è preoccupato dell'età dell'acquirente

Qualche "svista" di troppo verrebbe da dire. Se non fosse che, chiaramente, di svista non si può trattare se a chiederti la sigaretta elettronica è un ragazzino di 13 anni.

Eppure, a sei mesi dall’entrata in vigore della modifica della legge sanitaria (LSan) che dal 1° giugno 2023 vieta in Ticino la vendita di sigarette elettroniche (e-cig) e prodotti simili ai minori, le infrazioni sono ancora tante, troppe. Il Dipartimento sanità e socialità (DSS), in collaborazione con Radix Svizzera Italiana, ha effettuato dei controlli in 112 punti vendita situati in prossimità di 21 scuole medie per verificare l’effettiva applicazione delle nuove norme.

I controlli sono stati svolti con il supporto di un gruppo di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni, formati per svolgere queste verifiche e accompagnati da un operatore adulto. I minorenni hanno chiesto di acquistare una specifica tipologia di sigaretta elettronica monouso, la così detta Puff Bar, attualmente il dispositivo più diffuso e utilizzato tra i giovani. I ragazzi non potevano celare la loro età o tentare di indurre all’errore gli esercenti e, in caso di richiesta da parte dei venditori, erano tenuti a presentare un documento d’identità.

Uno su quattro vende Puff Bar ai minori

Su 112 punti vendita censiti in prossimità delle scuole medie selezionate, circa uno su quattro ha venduto Puff Bar ai minori, nella quasi totalità dei casi senza accertare in alcun modo l’età – tramite domanda diretta e/o richiedendo un documento di identità - dei giovani acquirenti.

È importante ricordare che l’articolo 52a LSan, oltre a imporre il divieto di vendita di prodotti del tabacco e affini ai minorenni, sancisce l’obbligo da parte del venditore di richiedere un documento d’identità ufficiale in caso di incertezza sull’età dell’acquirente.

Un mercato in espansione

È altrettanto importante ribadire che la modifica della legge sanitaria è stata voluta per contrastare la velocissima espansione del mercato di prodotti definiti come alternativi alle sigarette tradizionali (e spesso proposti come più salutari) e la loro popolarità tra gli adolescenti e i giovani adulti. Al momento non vi sono evidenze scientifiche solide e indipendenti a sostegno della sicurezza di questi prodotti, sia per un utilizzo iniziale in giovane età, sia sul lungo termine. Inoltre la maggior parte di questi prodotti contiene nicotina, sostanza tossica che crea dipendenza in modo rapido e intenso.

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COMMENTI
 

Gufo1 3 mesi fa su tio
Controlli regolari, sanzioni, chiusure di commerci. Tutte cose utili ma rimangono sempre palliativi. Chi vuole tra i giovani, troverà sempre il sistema di accedere alla merce. La verità è che ancora una volta le famiglie ed il loro ruolo educativo sono latitanti. Una struttura familiare sana ed impegnata. Prima del lavoro, prima dei social media, prima degli hobbies e delle attività fuori casa, prima del cane del gatto o dell'amante, deve essere posta la priorità sull'educazione dei figli. Son si può sempre demandare tutto a scuola e Stato. Prendersi la propria responsabilità. Che siano padre e madre a beccarli sul fatto o meglio ancora ad evitare che venga loro l’idea d’iniziare a pippare.

Disà 3 mesi fa su tio
Bel titolone diffamatorio complimenti !

fugu 3 mesi fa su tio
È così anche per l'alcol e le vere sigarette, da decenni. Questa cosa si perpetua grazie alla tradizionale e mondialmente notoria mansuetudine della nostra Giustizia. Se piovessero multe da capogiro e avvertimenti di chiusura dei commerci in questione, seguiti dagli atti, i cambiamenti sarebbero immediati.

curiuus 3 mesi fa su tio
Sarebbe interessante conoscere le conseguenze per i venditori: NESSUNA, scommettiamo ? 😒😒😒

Rhood 3 mesi fa su tio
Così in alto come in basso .. avidità ed egoismo …. per guadagnare qualche franchetto in più venderebbero anche la madre

Dapat 3 mesi fa su tio
I soldi non hanno età!…..

John Wayne 3 mesi fa su tio
Sviste o far cassetta? No no questi sono veri e propri farabutti e visto che non si fanno nomi, vengono ancora tutelati! I genitori dovrebbbero prtesentarsi presso questi negozianti e con metodi gentili fargli capire da che parte spunta il sole! Vi ricordo che grazie anche a queste sviste, molti minorenni entrano in discoteca con documenti stampati in casa, nella destra il documento e nella sinistra il 20.- che è molto più interessante per chi è li a controllare, ma anche qui si mette via tutto sottobanco.

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a John Wayne
Severo ma condivisibile!!
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