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CANTONESono tornati i falsi incidenti, soprattutto nel Sottoceneri

24.03.22 - 14:23
Avendo ricevuto di recente diverse segnalazioni, la polizia invita nuovamente a prestare attenzione a queste truffe.
Ti Press
Sono tornati i falsi incidenti, soprattutto nel Sottoceneri
Avendo ricevuto di recente diverse segnalazioni, la polizia invita nuovamente a prestare attenzione a queste truffe.

BELLINZONA - In questi giorni la Polizia cantonale ha nuovamente ricevuto segnalazioni di ripetuti contatti telefonici truffaldini. Gli ultimi casi - alcuni dei quali sono stati sventati grazie a una pronta segnalazione quando già l'anziano si era recato in banca a prelevare il denaro - riguardano in particolare persone residenti nel Sottoceneri. Ha quindi deciso di tornare a mettere in guardia la popolazione sui pericoli di questo genere di raggiri.

Il modus operandi ricalca quello emerso più volte in passato: nel compimento della truffa, la vittima viene contattata telefonicamente da una persona che cerca di carpire abilmente informazioni riguardanti la sua sfera privata così da convincerla a consegnare ingenti somme.

Negli ultimi casi segnalati, gli autori (spacciandosi per agenti di polizia o per un parente responsabile di un incidente della circolazione) chiedono insistentemente un'importante somma di denaro a copertura delle spese per la cauzione. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore) per evitare la carcerazione, mettono pressione sulla vittima e la spronano a immediatamente effettuare il prelevamento (diverse decine di migliaia di franchi che una terza persona passerà poi a ritirare).

La Polizia precisa che le telefonate giungono in prevalenza su telefoni fissi e, laddove è presente un display sull'apparecchio, il numero chiamante appare come "sconosciuto". Altre volte, per dare consistenza all'inganno, gli autori si avvalgono di un sistema che permette di camuffare il proprio numero, simulandone uno ricollegabile in qualche modo alla polizia (ad esempio +41 91 117 117).

Da notare infine che, agendo dall'estero e nell'intento di rendere difficile la loro identificazione, i malviventi tendono ad avvalersi di persone attive in Ticino (si tratta spesso di autisti o conducenti di taxi) che con un pretesto e in cambio di un compenso, vengono incaricate di andare a ritirare al domicilio della vittima il pacchetto contenente il denaro da trasportare oltre i confini nazionali. A tal riferimento è importante sottolineare che chi si presta a questo genere di attività si rende perseguibile penalmente. 

I consigli della polizia per non incappare in questo genere di truffe:

    • Siate sempre diffidenti quando ricevete chiamate con richieste di denaro.
    • Non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono. Specificate che in casi d'emergenza dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Poi contattate un parente che conoscete bene e di cui vi fidate e con lui/lei verificate le informazioni.
    • Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti.
    • Non date a nessuno informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa né su quelli che avete in banca.
    • Se una chiamata vi sembra sospetta informate subito la polizia, telefonando al 117 (numero d'emergenza).
    • Informate i vostri parenti e conoscenti e sensibilizzateli dell'esistenza di questo tipo di truffa.
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