L'introduzione di due Maremmani sull'alpe Ruscada suscita timori tra gli escursionisti. Paola Calzascia, membra del Patriziato: «Decisione necessaria per combattere il problema del lupo»
CUGNASCO-GERRA – Due Maremmani a fare la guardia di mucche, capre e pecore sull'alpe Ruscada, sui monti di Cugnasco-Gerra. La notizia, poco dopo essere stata annunciata, ha suscitato preoccupazione tra escursionisti e turisti. C'è chi teme che questi cani possano azzannare i passanti, come accaduto in passato in altre località all'estero. «Si tratta comunque di casi isolati – spiega Paola Calzascia, membra del Patriziato locale –. Abbiamo dovuto prendere questa misura per combattere il problema del lupo».
Cani da protezione – Sono grossi. Molto belli da vedere. Fanno il loro "mestiere" in maniera esemplare. Difendono le greggi da lupi e altri predatori. «Sono cani da protezione – riprende Calzascia –. La nostra alpigiana, Esther Monaco, li aveva già sperimentati nel Gambarogno e in Verzasca». «Sono piuttosto efficaci – conferma l’alpigiana –. Anche se devo ammettere che non bastano per arginare completamente il problema del lupo. Sugli alpeggi il bestiame è libero. E dunque anche i cani. È questo a generare qualche timore nei passanti».
Lupo protetto – Di recente è stato organizzato un incontro informativo sull'introduzione dei Maremmani all'alpe Ruscada. «L'obiettivo è quello di tranquillizzare la gente – evidenzia Calzascia –. Questi cani non sono cattivi. Sono sempre più usati dagli alpigiani. Perché il lupo è un animale protetto. Ma va tutelata comunque anche l'economia alpina. È innegabile che il lupo faccia anche dei danni agli agricoltori. Il cane Maremmano, in tal senso, rappresenta una soluzione valida».
Consigli utili – Ecco dunque i consigli di Esther Monaco su come affrontare le escursioni nella zona dell'alpe Ruscada, o in qualsiasi altra regione in cui sono presenti cani da protezione. «Chi ha cani, deve tenere il proprio animale rigorosamente al guinzaglio. Anzi, forse è proprio meglio che non passa da quelle parti. Occorre, inoltre, evitare di correre davanti al Maremmano, di urlare o di fare scatti improvvisi. Inoltre, raccomandiamo di non stare a fissarlo, a sfidarlo o a fargli fotografie. Semplicemente è meglio tenere una certa distanza da lui e dal bestiame. Bastano queste piccole precauzioni per potere fare un'escursione tranquilla e in sicurezza».