Torna Amm Café Med, l'appuntamento per ricevere consigli sulle questioni mediche
LUGANO - Un'occasione per ricevere consigli sulle questioni mediche che ci riguardano, senza fretta, con o senza documentazione scritta, senza appuntamento, in un contesto piacevolmente informale. Questo è in buona sintesi, Amm Café Med, l'appuntamento che da quasi un anno, grazie a un gruppo di medici di varie specialità, si ripropone ogni terzo martedì del mese* presso il ristorante Pestalozzi di Lugano.
«Non si tratta di un secondo parere - ci tiene a sottolineare la Dottoressa Antonella Richetti -, ma di un ascolto di quelli che sono i dubbi che spesso hanno i pazienti. Da parte nostra cerchiamo di fornire risposte utili per permettere loro di prendere decisioni sui rispettivi problemi di salute».
Un servizio che sembra piacere in particolar modo agli anziani. «Ma l'età degli avventori crediamo sia determinata in parte anche dall'orario pomeridiano, maggiormente favorevole per chi non lavora», prosegue la dottoressa.
Tra ammalati di lungo corso e chi ancora non ha una diagnosi - In buona parte, chi ne usufruisce ha un percorso clinico già determinato: «Molte sono persone in terapia, hanno già diagnosi di malattie più o meno importanti e spesso croniche». Ma c'è anche chi non si è ancora fatto visitare per uno specifico problema e, complice la pandemia, chi ha trascurato indagini importanti: «Ci sono pazienti che hanno rimandato determinati screening e, purtroppo, anche chi è arrivato con qualche diagnosi tardiva».
Non mancano infine gli scontenti, lì per manifestare «il proprio disappunto nei confronti della terapia o del proprio medico». Qui i volontari, piuttosto che alimentare gli attriti, cercano di favorire la via della conciliazione e della corretta comunicazione: «Cerchiamo di spiegare loro come fare le domande giuste, in modo da poter così ottenere le risposte che cercano, con il corretto grado di comprensibilità».
Bisogno di ascolto - Molte delle lamentele, infatti, più che identificare un errore medico, evidenziano un problema legato allo scarso tempo d'ascolto. «Spesso i medici di famiglia non hanno tutto questo tempo da dedicare ai pazienti in quanto già oberati dalle loro attività. Noi invece questo tempo lo abbiamo, essendo tutti in pensione. Ecco, con noi possono anche stare tutto il pomeriggio se ce n'è bisogno».
E, a quanto pare, il bisogno c'è. Il servizio infatti funziona: «In media arrivano una decina di pazienti, ma siamo arrivati a contarne anche una ventina». Da qui il desiderio di spostarsi anche in altre città. «Oltre Gottardo il servizio ha avuto molto successo ed è presente da anni. In Ticino è presente da una decina di mesi. Per ora l'esperienza è positiva, tanto che in settembre vorremmo farla diventare itinerante, raggiungendo anche Mendrisiotto, Locarnese e Bellinzonese».
Un mano in più, insomma, potrebbe venire utile. «Non siamo pochi, ma neanche tanti. Per ora siamo tredici medici di varie specialità e discipline. Chi volesse unirsi è ben accetto».
*Prossimi appuntamenti prima dello stop estivo di luglio/agosto: 16 aprile, 21 maggio, 18 giugno.