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CANTONEI tagli previsti dal Preventivo 2024 scatenano le forze politiche

18.10.23 - 14:53
Partito Socialista, MPS e PLR all'attacco sui conti illustrati
Ti-Press
Fonte RED
I tagli previsti dal Preventivo 2024 scatenano le forze politiche
Partito Socialista, MPS e PLR all'attacco sui conti illustrati

BELLINZONA - Il buco da 95,7 milioni di franchi emerso dal Preventivo 2024, non poteva che scatenare una serie immediata e dura di repliche da parte del mondo politico. 

Delusione da parte del Partito Socialista. «Si tratta di una manovra di tagli dal peso di 130 milioni di franchi che va a colpire soprattutto chi percepisce i sussidi di cassa malati e i dipendenti pubblici, oltre a case anziani, istituti per invalidi e centri psico-educativi», l’esordio. «Allo stesso tempo si chiede ancora una volta ai dipendenti pubblici di fare sacrifici proponendo di introdurre un taglio salariale fino al 2%, mascherato con il nome ingannevole di “contributo di solidarietà”, a cui si aggiunge il non riconoscimento del rincaro nonostante un’inflazione dell’1.9%. Saltano all’occhio gli 11 milioni di rientro richiesti al solo settore degli istituti per invalidi e servizi d’integrazione per le persone con disabilità.Questo preventivo 2024 è sbilanciato perché propone ancora una volta di tagliare su chi ha bisogno e sui dipendenti pubblici, e non agisce in maniera proporzionale sulle entrate», si legge.

Al contrario, contemporaneamente, «la commissione della Gestione e delle Finanze del Gran Consiglio sta discutendo della riforma fiscale, che propone diverse misure di sgravio fiscale tra cui una riduzione lineare per chi ha oltre 300'000 franchi di reddito imponibile. Si tratta quindi di due dossier chiaramente legati tra di loro a livello politico e che ben mostrano le priorità del Consiglio di Stato e dei partiti di maggioranza del centrodestra: tagliare sui più fragili e sgravare i più benestanti, riducendo in modo mirato e sistematico le risorse dello Stato», spiegano Fabrizio Sirica, copresidente PS Ticino e Ivo Durisch, capogruppo PS Ticino.

 Un no secco al preventivo 2024 e alle misure di risparmio arriva anche dall'MPS. «Ciò che caratterizza il progetto presentato è una inaccettabile serie di misure che andranno a colpire la spesa sociale del Cantone e il servizio pubblico, sia attraverso una diminuzione dei sussidi, sia attraverso il peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario del personale cantonale. Per quel che riguarda le prestazioni vanno segnalate le diminuzioni in vari ambiti; in particolare nel settore dei sussidi dei premi di cassa malati, nel settore invalidi, nel sostegno alle famiglie, nel finanziamento agli istituti ospedalieri, nelle cure domiciliari. Senza dimenticare poi che queste misure avranno ripercussioni sia sulle prestazioni e i servizi erogati a livello comunale, sia sulle condizioni del personale comunale e degli enti parapubblici».

Da notare che la grande maggioranza dei risparmi ottenuti «sono legate a pratiche e decisioni del governo sia in misure dirette che nelle cosiddette misure di trasferimento (complessivamente 88 milioni sui 133 complessivi della manovra); la parte a disposizione del Parlamento (e sulla quale potrebbero eventualmente pronunciarsi i cittadini e le cittadine) è ridotta (circa 52 milioni dei quali solo poco più della metà riguardano misure di risparmio o di trasferimento).Tutto questo, come detto, avviene in un contesto generale nel quale le condizioni di lavoro e di vita della maggioranza delle persone peggiora ormai da tempo e tenderà sempre più a peggiorare», sono le parole dell’MPS che aggiunge come si tratti di una dinamica che «porta a un ulteriore aumento dei divari tra ricchi e poveri, creando nuove povertà che si sommano a quelle ormai endemiche che in questi anni non hanno fatto che aggravarsi. Di fronte a tutto questo è necessario sicuramente battersi per una diversa distribuzione della ricchezza. Necessario che le forze progressiste e sindacali si mobilitino su tutti i terreni: da quello istituzionale a quello sociale attraverso l’azione sui luoghi di lavoro, nelle piazze»

Negativo anche il PLR. «Il primo pacchetto di misure di rientro finanziario presentate oggi dal Consiglio di Stato assieme al Preventivo 2024 del Cantone, è decisamente problematico. Sebbene alcune misure puntuali siano condividisibili, sono per contro indifendibili quelle che colpiscono il ceto medio e i giovani. Quello presentato oggi, come già ribadito nel corso degli ultimi mesi dal PLR, è il risultato della “politica del pallottoliere”, che manifesta una scarsa visione d’insieme e nessuno slancio riformatore. Il nostro Stato e alcune politiche pubbliche sono ferme agli anni Novanta e oggi se ne osservano le conseguenze – anche a livello di debito pubblico, che Costituzione e popolazione non permettono di alimentare a oltranza», scrive Massimo Schira Segretario operativo PLRT

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