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LUGANOParole che curano: il corso universitario dove la narrazione si fa medicina

12.10.23 - 17:11
Il nuovo corso universitario di cultura e salute
Parole che curano
Fonte IBSA
Parole che curano: il corso universitario dove la narrazione si fa medicina
Il nuovo corso universitario di cultura e salute

LUGANO - Il racconto di un paziente al proprio curante, la lettura di un genitore al figlio, la narrazione come supporto contro il decadimento cognitivo in età avanzata, il teatro sociale.

Le parole che curano, il corso giunto alla terza edizione - Dal 16 ottobre all’11 dicembre si terrà presso l’Università della Svizzera italiana “Parole che curano”, la terza edizione del corso universitario di Cultura e Salute della Facoltà di scienze biomediche e della Facoltà di comunicazione, cultura e società dell’Università della Svizzera italiana (USI), promosso da IBSA Foundation per la ricerca scientifica e dalla Divisione Cultura della Città di Lugano con la collaborazione artistica del LAC di Lugano.

«Le Parole che curano sono quelle narrazioni che apportano benessere alla salute umana» si legge in una nota. 

L'edizione 2023 incentrata sulle "scienze culturali della medicina" - L’edizione 2023 del corso si concentra sulle cosiddette Medical Humanities, «ovvero quelle che i filologi Bernegger e Malacrida definiscono “scienze culturali della medicina».

La medicina narrativa - ll racconto che il paziente fa della propria storia al curante «si configura nella medicina narrativa; ma anche altre pratiche coinvolgono la scrittura come le parole di uno scrittore si trasformano in lettura genitoriale che va a supporto del neurosviluppo in età pediatrica o, ancora, la scrittura espressiva costituita da ciò che un individuo scrive di sé stesso» spiegano i curatori. Inoltre, aggiungono, «le parole di chi diventa attore sul palcoscenico per condividere le proprie emozioni, possono diventare teatro-terapia».

«Oggi i medici non devono essere solo tecnici che si occupano in modo impersonale delle malattie delle persone, ma devono invece sviluppare le capacità di ascolto profondo. Con il nostro corso sulle Parole che curano vogliamo offrire ai nostri studenti – i professionisti di domani - una formazione scientifica che non tralascia l’aspetto umano» – sostiene Giovanni Pedrazzini, Decano della Facoltà di scienze biomediche dell’USI.

Il corso coordinato dal Prof. Enzo Grossi - Il corso, coordinato dal Prof. Enzo Grossi, si svilupperà in sette lezioni aperte al pubblico in cui scienziati di alto livello ed esponenti del mondo culturale, si alterneranno nell’esposizione della materia. Partendo dall’assunto di base dell’intera disciplina Cultura e Salute, la quale concepisce mente e corpo come un’unità, il corso vuole approfondire questo legame e fornire chiavi interpretative al ruolo esercitato dalle parole e della narrativa sul benessere delle persone.

«Il benessere delle persone passa anche dalla capacità espressiva delle arti - dichiara Roberto Badaracco, Vicesindaco e Capodicastero della Divisione Cultura, Sport ed Eventi della Città di Lugano – il corso Cultura e Salute vuole proprio essere uno strumento in più per la comprensione di questo legame e rendere più chiaro il potere che emozioni, cultura e narrazione esercitano sulla nostra salute».
 
Lezioni in presenza - Le lezioni previste dal corso saranno svolte in presenza e ciascuna si arricchirà di un importante momento di confronto. Ogni incontro prevede infatti un key-note speech introduttivo di un ospite internazionale che presenterà il tema della lezione sulla base della propria esperienza e competenza. A seguire, la platea ascolterà la testimonianza di uno o più esperti che illustreranno la parte empirica dell’argomento, avviando poi il dibattito con il pubblico e con uno o più professori dell’USI, che assumeranno il ruolo di discussant.

«Insieme alla Divisione Cultura della Città di Lugano, noi di IBSA Foundation abbiamo ideato il Corso Cultura e Salute per promuovere iniziative e sinergie tra il mondo della cultura e quello della salute, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e il benessere delle persone nei luoghi di cura, della cultura e nella vita quotidiana» – sottolinea Silvia Misiti, Direttore di IBSA Foundation per la ricerca scientifica. 

«In questa terza edizione ci concentriamo sul ruolo della narrazione e siamo felici di avere al nostro fianco il LAC di Lugano, che permetterà di ampliare ulteriormente lo sguardo sul legame tra cultura e salute».

Sette letture sul tema - Ad accompagnare il corso sono infatti previste sette letture sul tema, selezionate in collaborazione con la Fondazione Sasso Corbaro, rielaborate dal drammaturgo Riccardo Favaro e curate dal direttore artistico del LAC Carmelo Rifici, grazie alla voce di attori di primaria importanza.

«Nel mio lavoro registico indago da anni la potenza della parola e sono profondamente convinto che essa agisca sul benessere fisico e psichico di tutti noi. Parole che nascono dall'esperienza vissuta e che trovano un percorso per liberare i pensieri e le emozioni, attraverso il processo di scrittura e la condivisione» – evidenzia Carmelo Rifici.
 
Primo appuntamento il 16 ottobre - L’appuntamento è per il 16 ottobre nell’Aula polivalente del Campus Est a Lugano dalle ore 18.00 alle 19.30. Le lezioni si terranno in italiano e in inglese, con traduzione simultanea in italiano, saranno registrate e pubblicate online al termine del corso.

Questo il programma: 

16.10 Unità mente corpo. Come le emozioni modificano il nostro organismo
Relatore: Enzo Grossi, Medico, chirurgo, docente, e ricercatore esperto di cultura e salute (I)
Discussione con: Giovanni Pedrazzini, Decano della Facoltà di scienze biomediche USI (CH) e Roberto Malacrida, Direttore della rivista Medical Humanities Fondazione Sasso Corbaro (CH)
Le cure / da Ada d’Adamo, “Come d’aria” con Anahi Traversi

30.10 La lettura genitoriale come stimolo per il neuro sviluppo infantile
Relatrice: Perri Klass, Professoressa di Giornalismo e Pediatria alla New York University (USA)
Discussione con: Oskar Jenni, Direttore del Centro di Sviluppo Infantile e Professore di Pediatria dello Sviluppo all’Università di Zurigo (CH)
Contro la morte / da Elias Canetti e da testi di Jorge Luis Borges, Robert Walser, Hans Saner con Mariangela Granelli
 
06.11 Il valore della lettura nella prevenzione della fragilità nelle persone con decadimento cognitivo lieve
Relatore: Maurizio Gallucci, Direttore del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Azienda ULSS2 Marca Trevigiana (I)
Discussione con: Antonio Malgaroli, Professore Ordinario presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e l’USI (CH)
Scrivere dopo / da C. S. Lewis, “Diario di un dolore” con Camilla Semino Favro
 
13.11 La scrittura espressiva: una terapia efficace
Relatore: James Pennebaker, Professore Emerito presso l’Università del Texas a Austin (USA)
Discussione con: Marta Fadda, Ricercatrice presso Istituto di salute pubblica USI (CH)
In questa morte / da Harold Brodkey, “Questo buio feroce” con Igor Horvat
 
27.11 La medicina narrativa per una nuova relazione medico-paziente
Relatrice: Rita Charon, Professoressa di Medicina e Presidente di Medicina delle scienze umane ed Etica alla Columbia University (USA)
Discussione con: Pietro Majno-Hurst, Professore Ordinario di chirurgia USI e Direttore medico EOC (CH)
Diario di un paziente con Fausto Cabra
 
04.12 Narrazioni digitali: pratiche e sfide
Relatrice: Cristina Cenci, Antropologa e Fondatrice del Center for Digital Health Humanities (I)
Discussione con: Maddalena Fiordelli, ricercatrice senior e docente presso l’Istituto di salute pubblica USI (CH)
Storie fertili / da “Parole fertili” con Federica Fracassi

11.12 Il teatro come risorsa per il benessere individuale e la coesione sociale
Relatore: Lorenzo Donati, Professore a contratto, Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie e Assegnista di ricerca, Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna (I)
Discussione con: Mauro Manconi, Professore di Neurologia all’USI e all’Università di Berna (CH)
Cuore straziato / da Peter Handke, “Infelicità senza desideri “con Giovanni Crippa

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