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«Dopo X Factor ci chiedono la foto; ora il nuovo singolo». Poi la confessione: «Io bullizzata»

MENDRISIO«Dopo X Factor ci chiedono la foto; ora il nuovo singolo». Poi la confessione: «Io bullizzata»

12.10.23 - 06:30
Le quattro ticinesi "volano" con "Stella di Hollywood" e lanciano un messaggio di libertà. Paolo Meneguzzi: «Hanno la luce negli occhi»
Foto Tio/DavideGiordano
«Dopo X Factor ci chiedono la foto; ora il nuovo singolo». Poi la confessione: «Io bullizzata»
Le quattro ticinesi "volano" con "Stella di Hollywood" e lanciano un messaggio di libertà. Paolo Meneguzzi: «Hanno la luce negli occhi»

MENDRISIO - Dopo X Factor, è il momento del primo singolo, in rotazione radiofonica da venerdì 13 ottobre. Loro sono le RagazzePunk di Paolo Meneguzzi.

E per la girl band ticinese del momento, che chiede libertà e si ispira al K Pop delle Blackpink, questa è la prima intervista in assoluto. Un'occasione per parlare di progetti, senza dimenticare i problemi dei loro coetanei. Come il bullismo a scuola, che ha toccato anche loro. È Christel a rivelarlo.

«Il bullismo c'è da sempre. Non è una cosa che potrà scomparire. Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di imparare a fregarsene. Io stessa, per diversi motivi, sono stata la prima vittima di queste cose. So bene che uscirne e fregarsene non è affatto facile ma con l'aiuto di un amico, di un parente, si può uscirne o quanto meno imparare a gestire la cosa, quindi fregatevene».

Così per Lisa, Sofia, Christel e Naike la risposta a cattiverie e prevaricazioni è già arrivata. È quella scrivere canzoni, di cantare e ballare la gioia di essere libere e "leggere", rivendicando il "girl power".

Lo fanno con il corpo, con gli occhi. Ma soprattutto con il cuore. Perché loro sono le RagazzePunk, capaci di spiccare il volo nello show business musicale, alla tenera età di 16 anni o poco più. Prima in Tv con l'esibizione "delle polemiche" a X Factor, poi in radio (da venerdì) con il loro nuovo singolo "Stella di Hollywood". 

E proprio la messa in onda del talent ha già in parte cambiato la quotidianità di Lisa, Sofia, Christel e Naike («Sono scesa dal bus - racconta una di loro ancora visibilmente stupita - e una bambina mi ha detto che mi ha visto in Tv, che sono bellissima e se potevo fare una foto con lei»).

Le incontriamo nella loro base di Mendrisio, la PopMusicSchool. 

«Siamo soddisfate e ci sentiamo cambiate dopo l'esperienza a X Factor: ci ha fortificate - spiega Lisa - Ora avanti con il nostro singolo "Stella di Hollywood", che uscirà venerdì 13 su tutte le piattaforme, distribuita da Universal».

Sofia, come avete superato la paura e la tensione da show?
«Non so se la tensione si può superare. Ci siamo presentate con la voglia di fare esperienza e di divertirci senza caricarci di troppa ansia. Certo poi arrivi lì e capisci cosa vuol dire avere di fronte i giudici, le telecamere e tante persone.  Ma poi alla fine fai quello che ti piace e quando inizi a cantare scende tutta l'ansia».

Naike, siete studentesse, cantanti e ballerine. Come riuscite a coniugare tutto? «Tra scuola e lezione alla PopMusicSchool siamo quasi sempre assieme. Ci vuole tanto impegno. Alcune di noi escono di casa la mattina alle sei e a mezzanotte siamo ancora qui. Ma riusciamo in qualche modo a incastrare tutto».

C'è la possibilità di vedervi cantare dal vivo? «Ancora nessuna data per adesso ma speriamo di esibirci presto».

Dalle RagazzePunk il grazie al loro talent-scout, Paolo Meneguzzi. «Ci ha dato tante possibilità, crede in noi e siamo fortunate ad averlo vicino. È un secondo papà per noi e abbiamo un bel rapporto. Cosa ci ha detto dopo l'esibizione a X Factor? Ha visto che abbiamo dato il massimo. Eravamo scosse per come era andata visto che era la nostra prima volta su un vero palco. Lui ha saputo placare le nostre paranoie e il panico di tutte».

Immediata la replica del cantautore ticinese. «Vedo la luce nei loro occhi, ed è un qualcosa che va oltre il testo e la capacità del momento. Credo che abbiano la capacità di parlare di arte attraverso gli occhi. Osservo il loro impegno, hanno grande voglia e questo fa la differenza».

Paolo, a mente fredda che ti senti di dire circa l'esclusione da X Factor? «Ho visto tutta l'esibizione perché ero nel pubblico: il montaggio che è stato fatto è sicuramente diverso da quello che poi è successo lì. Perché il video è stato di due minuti, mentre loro sono state forse lì venti minuti a essere massacrate dai giudici. Però alla fine è stato tutto un gioco e il rumor che si è fatto, in fondo, è servito a tutti».

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