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CURIOChiude il Centro Al Suu di Bombinasco

04.04.23 - 18:32
Diciassette dipendenti restano senza lavoro e gli ospiti della struttura vanno ricollocati. Fra Martino Dotta: «Non abbandoniamo nessuno»
TiPress
Chiude il Centro Al Suu di Bombinasco
Diciassette dipendenti restano senza lavoro e gli ospiti della struttura vanno ricollocati. Fra Martino Dotta: «Non abbandoniamo nessuno»

CURIO - Il Centro Al Suu di Bombinasco (frazione di Curio) chiude i battenti. Diciassette persone perdono il lavoro e una decina di residenti disabili devono cercare una nuova casa.

Dopo anni di tentativi, in cui era stata ventilata anche l'ipotesi di una fusione tra l'Associazione vivere insieme (AVI) che gestisce il centro e la Fondazione Francesco, la Direzione si è quindi ritrovata al punto di dover gettare la spugna.

Fra Martino Dotta, che si trova nel difficile ruolo di Direttore della Fondazione Francesco e Presidente del Comitato dell'AVI, ha spiegato a Tio/20 Minuti i motivi di questo triste passo indietro. «Alcuni anni fa abbiamo firmato una lettera d'intenti nella prospettiva di un graduale avvicinamento tra le due società, con l'idea di assumere la gestione di Bombinasco e provvedere ai lavori di ristrutturazione necessari». Però, poi, ci sono stati molti fattori che hanno influito sulla situazione, come ad esempio la pandemia, i rincari, e il rallentamento dell'edilizia per quanto concerne l'inizio del progetto di ristrutturazione della masseria di Cornaredo.

«Non abbandoniamo nessuno»
«Come Fondazione Francesco ci siamo quindi trovati di fronte al dover gestire un grosso progetto, quello della masseria, mentre avviavamo anche Casa Martini (centro di prima accoglienza a Locarno). Allo stesso tempo durante la pandemia Bombinasco, essendo un istituto che ospita persone fragili, ha subito tutte le restrizioni sanitarie del caso ed è diventato complicato accogliere altri ospiti, ciò che ha avuto un impatto sulle entrate finanziarie».

Insomma, ci si è resi conto che «stavamo investendo dei soldi, ma senza alcuna vera prospettiva che l'AVI possa reggersi sulle sue gambe, per cui abbiamo deciso di rinunciare a questo progetto». Poco dopo, «come comitato dell'AVI abbiamo deciso di chiudere l'attività, compiendo tutti i passi necessari con l’ufficio degli invalidi, le autorità cantonali, i collaboratori, gli ospiti e i loro rappresentanti legali».

Una decisione difficile, perché «da un lato ci sono degli ospiti che abitano da vent'anni a Bombinasco, e collocarli altrove di punto in bianco non è così scontato. Dall'altro lato ci sono i collaboratori (a cui è già stata mandata la lettera di disdetta, ndr.), che spero almeno in parte saranno facilmente collocabili». In ogni caso, rassicura Dotta, «ci impegniamo a fare il possibile per sostenerli nella nuova ricerca di un nuovo posto di lavoro e rispettivamente sosterremo i rappresentanti legali degli ospiti nella ricerca di un altro collocamento, in collaborazione con gli uffici cantonali competenti. Non abbandoniamo nessuno e non lasciamo nessuno per strada».

Uno stabile non al passo con i tempi
Una decisione, quindi, definitiva. «In questi anni abbiamo cercato altre soluzioni, alternative all'unione con la Fondazione Francesco, ma resta il nodo principale della logistica. Lo stabile necessita di importanti lavori di ristrutturazione, per poter raggiungere anche gli standard minimi di accoglienza. Nessuna stanza ha il servizio igenico personale, non c'è un ascensore all'interno dello stabile, che ha anche dei piccoli dislivelli interni che rendono complicata la mobilità».

Lo stabile, lo ricordiamo, è delle suore dell'Opera Francescana di Carità di Soletta, una comunità religiosa che però da anni non ha più nuove entrate e quindi anche in Svizzera interna ha dovuto rinunciare a quasi tutte le strutture che gestiva. Hanno messo lo stabile in vendita, ma «con l'auspicio di garantire una continuità sociale». Qualcosa che va fatto anche perché così come iscritto nel registro fondiario l'istituto può avere solo scopi sociali, non si può trasformare in casa d'abitazione primaria o in una struttura alberghiera.

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