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FEDERALI 2023Una drag queen a Berna?

16.07.23 - 13:33
Tobias Urech (in arte Mona Gamie) si è candidato al Consiglio nazionale sulla lista socialista. Se fosse eletto, sarebbe una prima assoluta
PS / Mona Gamie
Fonte ats
Una drag queen a Berna?
Tobias Urech (in arte Mona Gamie) si è candidato al Consiglio nazionale sulla lista socialista. Se fosse eletto, sarebbe una prima assoluta

BERNA - Uno dei più conosciuti travestiti svizzeri si candida al Consiglio nazionale: si tratta di Tobias Urech, che si esibisce quale cosiddetta drag queen in spettacoli, vestendosi regolarmente con abiti femminili per interpretare il personaggio immaginario di Mona Gamie.

A tracciare oggi un ritratto a tutta pagina del 29enne è la NZZ am Sonntag, che riferisce del suo interesse per il parlamento federale: farà parte nel canton Zurigo della lista PS Queer, cioè della corrente queer (non etero) del partito socialista.

«Quale drag queen oggi è impossibile non fare politica», spiega il giovane al domenicale. Urech aggiunge di non essersi mai conformato alla classica immagine maschile, di essere sempre stato più timido e delicato degli altri. A sedici anni ha poi capito che gli piacevano gli uomini.

«Essere diverso mi ha politicizzato», osserva. «Mi sono occupato molto presto dei ruoli di genere e dei diritti delle persone omosessuali». Per dieci anni Urech è stato attivo nella Milchjugend, un'organizzazione giovanile queer. Oggi lavora tra l'altro come assistente personale della consigliera nazionale PS Min Li Marti. Ora vuole scendere personalmente in campo: se dovesse venire eletto sarebbe probabilmente la prima drag queen in parlamento, sottolinea il settimanale.

La sua datrice di lavoro, Min Li Marti, dice: «Vedrei assolutamente Tobias Urech come politico. Ha un modo di fare vincente, è interessato e sa molte cose». Tuttavia, per avere successo in una carriera politica ci vuole molta pazienza e perseveranza. E bisogna essere pronti a esporsi. «Ma per lui non è un problema».

L'interessato ha idee chiare sul suo ruolo a Berna. «Poiché oggi non è più socialmente accettabile fare agitazione contro gay e lesbiche, la destra si accanisce contro i trans e le drag queen», afferma. «È contro questo che dobbiamo reagire», conclude.

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