Il ministro degli Esteri russo ha inviato una lettera al Presidente della Confederazione, Ignazio Cassis
Il Consigliere federale non intende però rispondere individualmente: consulterà l'OCSE
MOSCA/BERNA - La Russia vuole sapere cosa pensa la Svizzera della sicurezza in Europa e dell'espansione verso est della NATO, uno dei punti di disputa che ha acceso il conflitto tra Russia e Ucraina (spalleggiata dall'Alleanza Atlantica).
Lo ha chiesto il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov inviando una lettera al presidente della Confederazione, Ignazio Cassis. Il contenuto della lettera, anticipato dal Tages Anzeiger, è stato confermato da Valentin Clivaz (capo supplente media presso il Dipartimento federale degli affari esteri) all'agenzia Keystone-ATS.
Lavrov ha spiegato la concezione russa di un ordine di sicurezza europeo, ha precisato il portavoce del DFAE. Ieri Russia e Cina hanno pubblicato una dichiarazione comune nella quale si oppongono a qualsiasi allargamento futuro della NATO, facendo eco alla principale richiesta di Mosca per giungere a una de-escalation delle tensioni intorno all'Ucraina.
Sergei Lavrov ha inviato una lettera anche all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OSCE), di cui la Svizzera fa parte. In questa missiva, il ministro degli affari esteri russo chiede ai suoi omologhi di rispondere alle domande di Mosca riguardo alla sicurezza in Europa. In particolare, si chiede loro di spiegare come il principio dell' "indivisibilità della sicurezza" (ovvero che la sicurezza di alcuni non possa essere raggiunta che a scapito di altri) sia garantito in Europa.
Il DFAE consulta l'OSCE
Il DFAE ha indicato di aver preso conoscenza del punto di vista di Lavrov. Solitamente, le lettere indirizzate al presidente della Confederazione ricevono una risposta individuale, ha spiegato Clivaz. Tuttavia, siccome le decisioni menzionate nella lettera sono quelle dell'OSCE (viene citata ad esempio la Carta per la sicurezza europea, del 1999), questa è «la piattaforma appropriata» per discutere delle preoccupazioni russe.
Sostenuta da altri Stati tra cui la Svizzera, la presidenza polacca dell'OSCE vuole ora avviare un processo di dialogo, già dalla settimana prossima.
La Russia aveva precedentemente inviato il suo catalogo di richieste anche alla NATO e agli Stati Uniti. Questi ultimi le hanno respinte, proponendo però un dialogo. Il Cremlino ha precisato che la Russia non ha ancora risposto a questa richiesta.
Da mesi Mosca sta schierando decine di migliaia di truppe ai confini dell'Ucraina, cosa che l'Occidente vede come un segno di una grande operazione militare in arrivo. La Russia, che nega qualsiasi piano del genere, dice di sentirsi minacciata dall'Alleanza Atlantica e chiede la fine della sua politica di allargamento e il suo ritiro dall'Europa orientale per abbassare le tensioni. Una richiesta considerata inaccettabile dagli europei e dagli americani.