Gli ebrei liberali invitano a includere nella norma contro il razzismo anche le discriminazioni di persone e gruppi per il loro orientamento sessuale
BERNA - Arriva oggi la posizione della Federazione svizzera delle comunità israelite FSCI e della Piattaforma degli ebrei liberali della Svizzera PELS sulla votazione popolare del 9 febbraio 2020 «Divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale».
Gli ebrei invitano a votare sì ad inserire nel codice pesale anche i reati contro l'orientamento sessuale. «Sappiamo per esperienza diretta quanto sono importanti sia la protezione dall’odio e dalla discriminazione sia un chiaro posizionamento della società in favore dei gruppi sociali vulnerabili. La discriminazione non è confinata al colore della pelle, all’etnia e alla religione». Da qui la decisione di appoggiare di invitare tutti ad includere nella norma contro il razzismo anche le discriminazioni di persone e gruppi per il loro orientamento sessuale».
«Ci impegniamo contro ogni forma di discriminazione verso persone esposte all’odio e all’emarginazione a causa della loro appartenenza a determinati gruppi sociali» ha tenuto a precisare il presidente della FSCI Herbert Winter, per il quale non ci sono dubbi: «L’articolo 261bis - che protegge tra l'altro anche i membri della comunità ebraica da aggressioni e dalla denigrazione pubblica - funziona. Non solo sanziona gli atti discriminatori particolarmente deprecabili, ma ha anche un importante ruolo preventivo e dissuasivo. Pertanto è un pilastro del fondamentale lavoro di prevenzione e sensibilizzazione contro l'odio, la discriminazione e la diffamazione».