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MASSIMILIANO AYPatriottismo e neo-liberismo sono antitetici!

05.10.23 - 19:36
Massimiliano Ay, candidato al Consiglio degli Stati e al Consiglio Nazionale per la lista 13 “No UE – No NATO”
Massimiliano Ay
Fonte Massimiliano Ay
Patriottismo e neo-liberismo sono antitetici!
Massimiliano Ay, candidato al Consiglio degli Stati e al Consiglio Nazionale per la lista 13 “No UE – No NATO”

A volte, ironicamente, mi è stato detto che fra l’UDC e il Partito Comunista vi sarebbero varie affinità poiché entrambi contrari all’UE e alla NATO e a favore della neutralità. Effettivamente sono temi dirimenti, di centrale importanza per il futuro della Svizzera, e il PC ha dimostrato più volte di avere una sua indipendenza e un approccio pragmatico e sobrio, che non solo evita di usare una retorica pomposa atta a demonizzare come “fascista” chiunque si ritenga patriottico, ma che sa riconoscere anche i meriti degli avversari. La nostra identità di sinistra è nota: non abbiamo bisogno di sventolarla bambinescamente in ogni tempo e in ogni dove. Anzi la mettiamo al servizio della costruzione di maggioranze che facciano avanzare i diritti sociali.

Ciò detto, occorre però anche ribadire quanto divide il PC dall’UDC, e non mi riferisco ovviamente alla storia della “guerra fredda” o ai massimi sistemi ideologici fra comunismo e capitalismo. Non si tratta di fare polemica fine a se stessa, ma il Paese per progredire ha bisogno di franchezza. Non si potrà infatti salvare la neutralità se non si è coerenti contro l’UE e la NATO; e non si potrà salvare nemmeno la nostra sovranità nazionale se si favorisce l’individualismo esasperato e si fomenta la guerra fra poveri. Facciamo degli esempi…

La ministra della sanità di Zurigo, l’UDC Natalie Rickli, ha proposto di abolire l’assicurazione malattia obbligatoria. Se questa sciagura si avverasse, la Svizzera diventerebbe come gli USA: i ricchi potranno curarsi, i poveri no! E questo sarebbe “patriottismo”? Dividere la popolazione fra chi può pagarsi un ricovero e chi no sarebbe degno dei valori confederali? Al posto di proporre una strategia per rendere più equo l’accesso alla sanità, impedire alle casse malati private di fare profitti sulle spalle dei pazienti, e soprattutto impedire la nascita di una sanità a due velocità, l’UDC si schiera solo coi ricchi. E fa male, perché i ricchi sono la classe sociale più privilegiata e quindi anche più cosmopolita!

Ma non finisce qui. L’UDC insiste sulla neutralità, e fa bene. Ma poi il loro capogruppo in Gran Consiglio si dice a favore delle sanzioni dell’UE alla Russia (sanzioni che non abbiamo imposto però agli USA, quando invadevano mezzo mondo). L’UDC nel 2003 dopo averne detto peste e corna, votò a favore della riforma di Esercito XXI (impostaci dalla NATO); e oggi accetta la spesa miliardaria per gli F-35 che, benché pagati da noi, resteranno vincolati alla NATO e che per volare devono sottostare all’Ok di un governo straniero!

L’UDC insiste sull’anti-europeismo, e fa bene. Ma poi vi sono imprenditori legati all’UDC che, alla faccia del “prima i nostri”, assumono frontalieri favorendo il dumping e coperti dal partito schierato contro i salari minimi. E a Berna l’UDC emerge forse per patriottismo quando vota a favore delle privatizzazioni dei servizi pubblici o delle liberalizzazioni economiche come previste dall’UE e a tutto vantaggio dei manager europei che hanno smantellato le ex-regie federali? Che razza di anti-europeismo sarebbe quello che attua il peggio dell’UE cambiandone solo l’etichetta?

In conclusione: non si può essere sia neo-liberisti sia patrioti! Il primo elemento, basato sul “meno Stato” e su misure di austerità, dando priorità al profitto individuale, disgrega il senso di comunità e di solidarietà nazionale che dovrebbe caratterizzare il secondo elemento.

Ecco perché la lista “No UE – No NATO” promossa dal Partito Comunista si colloca fuori dal sistema: è una lista certamente alternativa a una sinistra rosso-verde europeista e globalista che vuole inviare armi a un paese in guerra schierandoci in un conflitto; ma è anche alternativa a una destra nazionalista, incoerente, che parla sì a favore della neutralità ma che non difende il lavoro perché mette i salariati in concorrenza fra loro e che, indebolendo il ruolo della Confederazione nell’economia e anzi – vedi decreto Morisoli – spingendo verso la diminuzione di servizi pubblici alle fasce meno favorite crea così più divisioni nella comunità. 

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COMMENTI
 

tbq 6 mesi fa su tio
« ...la riforma di Esercito XXI... ». Ottimo argomento da citare, Esercito 21 è stato l'inizio dello smantellamento del nostro esercito. Il problema è che mentre si discuteva e si votava questa riforma e tale smantellamento, Massimiliano Ay era impegnato a fare l'obiettore di coscienza e a fare propaganda contro l'esercito medesimo, favorendo nei fatti "l'imposizione della NATO". Un poco di coerenza non guasterebbe, ma anche un mea culpa potrebbe bastare. :)

Ciulindo.47 6 mesi fa su tio
Eccone un altro affetto da statolatria e partitolatria che prova un’improponibile comparazione tra un partito omologato alla così detta “democrazia” e il Comunismo.

Kenta25 6 mesi fa su tio
Ma mocala

Bandito976 6 mesi fa su tio
Non vi ammalate a fare campagne politiche o cartelloni pubblicitari, tanto non voto nessuno. Ormai sono schifato a furia di sentire promesse che poi tanto sono nuvole al vento.

Pianeta Terra 6 mesi fa su tio
Ahhahaha non credo che ho la voglia di leggere tutta sta spatafiata… intanto voi siete solo chiacchiere e demolizione dei principi che rendono la confederazione quello che è ancora .! Il resto promesse pre elettorali.., poi dopo ,, neve al sole!
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