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UBS-CREDIT SUISSEUtile di 1,03 miliardi nel primo trimestre per UBS, in forte calo rispetto al 2022

25.04.23 - 07:32
Questo il risultato dopo l'annuncio dell'acquisizione di Credit Suisse.
20 Minuten Agency
Fonte Ats
Utile di 1,03 miliardi nel primo trimestre per UBS, in forte calo rispetto al 2022
Questo il risultato dopo l'annuncio dell'acquisizione di Credit Suisse.

ZURIGO - UBS ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 1,03 miliardi di dollari, a fronte di 2,14 miliardi nello stesso periodo dell'anno scorso, che però era stato particolarmente solido. Lo ha comunicato oggi la grande banca.

I ricavi, confrontati a oneri per 7,21 miliardi (6,63 un anno prima), sono scesi da 9,38 a 8,74 miliardi mentre l'utile ante-imposte si è attestato a 1,50 miliardi (2,73 miliardi in precedenza).

In una nota la prima banca svizzera, sul punto di rilevare la concorrente Credit Suisse (CS), ha spiegato il calo della redditività in particolare con la creazione di nuove riserve per controversie legali negli Stati Uniti per 665 milioni e rettifiche di valore per rischio di credito per 38 milioni.

Nel procedimento negli Usa per le perdite causate agli investitori attraverso i crediti ipotecari residenziali (residential mortgage-backed securities, RMBS) si sta delineando una soluzione: stando al presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti, citato nel comunicato, le discussioni con il Dipartimento delle finanze «sono in uno stadio molto avanzato».

Al netto di questi effetti l'utile prima delle imposte è stato di poco superiore ai 2,35 miliardi di dollari, il 22% in meno rispetto all'anno precedente.

Nel periodo in esame, l'afflusso di capitali nella gestione patrimoniale (GWM) è stato pari a 28 miliardi di dollari, di cui 7 dopo l'annunciata acquisizione di CS il 19 marzo. Alla fine ello scorso mese i patrimoni in gestione ammontavano complessivamente a 4'160 miliardi di dollari, a fronte di 3'957 a fine 2022.

Il giro d'affari supera le attese medie degli analisti consultati dall'agenzia AWP, mentre gli utili si situano nettamente al di sotto delle previsioni. Nel comunicato il nuovo-vecchio Ceo Ermotti si dice però soddisfatto in considerazione del difficile contesto del primo trimestre - con la continua incertezza sull'inflazione, la futura politica monetaria delle banche centrali e la crescita economica.

UBS è pertanto cauta per il futuro. Le preoccupazioni sulla liquidità del settore bancario e le tensioni geopolitiche (USA-Cina, guerra in Ucraina, ecc.) porterebbero a una notevole incertezza nella valutazione degli investimenti e nelle prospettive congiunturali, viene affermato nella nota.

Per il resto dell'anno la grande banca intende concentrare i propri sforzi sulla fusione forzata con CS, che con ogni probabilità dovrebbe essere finalizzata entro la fine del secondo trimestre.

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