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SVIZZERAPiù di 115 milioni a favore della popolazione ucraina

26.04.22 - 09:00
La Catena della Solidarietà è riuscita a finanziarie grazie alle donazioni da parte degli svizzeri più di 14 progetti
keystone-sda.ch / STR (STEPAN FRANKO)
Fonte Ats
Più di 115 milioni a favore della popolazione ucraina
La Catena della Solidarietà è riuscita a finanziarie grazie alle donazioni da parte degli svizzeri più di 14 progetti

BERNA - Dallo scoppio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio scorso, la Catena della Solidarietà ha raccolto in Svizzera poco più di 115 milioni di franchi. La fondazione, si legge in una nota, ha già potuto finanziare 14 progetti proposti dalle organizzazioni partner elvetiche aiutando oltre mezzo milione di persone in Ucraina, Polonia, Romania e Moldavia.

Già pochi giorni dopo l'invasione russa, precisa il comunicato, la fondazione si è rivolta alla popolazione per la raccolta di fondi organizzando il 9 marzo scorso, assieme alla SSR e ai media privati, una giornata di solidarietà ad hoc che ha consentito di racimolare 51 milioni in un solo giorno; si tratta della somma più elevata mai raccolta in un lasso di tempo così breve.

Grazie alla formidabile risposta della popolazione, la Catena della Solidarietà ha potuto impiegare velocemente le somme raccolte per inviare aiuti d'urgenza nella stessa Ucraina e negli Stati confinanti.

Dall'inizio delle ostilità, oltre sette milioni di persone hanno lasciato le zone maggiormente coinvolte dai combattimenti per mettersi al sicuro nelle regioni ancora risparmiate dal conflitto. Stando alla nota si tratta di persone particolarmente vulnerabili che hanno bisogno di cibo, acqua, assistenza medica, protezione e consulenza sulla situazione.

Al momento la Catena della Solidarietà finanzia nell'ovest e nel centro dell'Ucraina sette progetti di organizzazioni come la Croce rossa svizzera, Helvetas o Medair, che si occupano di rispondere ai bisogni primari della popolazione. Un progetto della Fondazione Hirondelle sostiene i giornalisti ucraini e i rispettivi media, garantendo alla popolazione l'accesso alle informazioni importanti.

A essere fuggiti dalla guerra nei paesi confinanti sono soprattutto donne e bambini. Prima di poter attraversare il confine hanno atteso per ore giungendo a destinazione prostrati sia mentalmente che moralmente, precisa il comunicato. I progetti sostenuti dalla Catena della Solidarietà hanno permesso di fornire a queste persone pasti caldi, cure mediche e piccole somme in denaro grazie alle quali coprire i bisogni impellenti, nonché assistenza psicologica e informazioni sulle offerte di aiuto disponibili.

Finora la Catena della Solidarietà ha finanziato sette progetti di associazioni come Terre des Hommes, Solidar Suisse, Caritas Svizzera Medair, la Croce rossa svizzera e l'Aiuto delle Chiese evangeliche della Svizzera (HEKS/EPER/ACES) in Romania, Polonia e Moldavia. Altri progetti sono in corso di valutazione.

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