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SVIZZERAL'esercito dei sogni di Süssli: 20'000 militi in più e una lista della spesa da 50 miliardi

26.02.24 - 22:35
Sgonfiato lo scandalo dello pseudo-buco da 1,2 miliardi, il comandante dell'esercito si concede in intervista: «Sono preoccupato».
20 Minuten/Stefan Lanz
L'esercito dei sogni di Süssli: 20'000 militi in più e una lista della spesa da 50 miliardi
Sgonfiato lo scandalo dello pseudo-buco da 1,2 miliardi, il comandante dell'esercito si concede in intervista: «Sono preoccupato».

LUCERNA - Dall'inizio dell'anno l'Esercito svizzero, così come il suo comandante Thomas Süssli e la consigliera federale Viola Amherd, sono finiti nel centro del mirino.

Il motivo è da ricercare in un fantomatico (o meno) buco miliardario nel bilancio di cui ha parlato per prima la Srf - seguita poi da diversi altri media nazionali - e che ha portato i due davanti alla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (Cdf-N).

Süssli ha poi negato l'esistenza dell'ammanco - inizialmente parlando di «colli di bottiglia di liquidità», ritrattando giorni dopo - e alla stessa conclusione è poi arrivata anche la Cdf-N nel suo rapporto finale. Insomma, pare, tanto rumore per nulla.

Il comandante dell'armata svizzera ha recentemente parlato dell'esercito che vorrebbe, sulle pagine della Luzerner Zeitung: «Sono molto preoccupato», esordisce, «dopo la guerra in Ucraina lo scenario della sicurezza in Europa e nel mondo è cambiato in maniera radicale».

20'000 uomini in più, schierati a medio termine - La Svizzera, secondo lui, si troverebbe in affanno e l'esercito attuale sarebbe carente tanto di mezzi quanto di uomini. L'idea è quella di aumentare il numero di soldati dagli attuali 100'000 a 120'000. Questi ulteriori 20'000, perlopiù di fanteria, dovrebbero rimanere schierati in maniera semi-permanente sul territorio.

«Un piano possibile sarebbe quello di comporre queste unità con militi d'esperienza, che hanno ultimato il loro periodo di esercizio ma che decidono di rimanere attivi. Per questo tipo di cambiamento sarà necessario una riforma del sistema di leva obbligatoria. In ogni caso sarà necessario aspettare e vedere cosa deciderà il Consiglio federale alla fine dell'anno».

Da Berna, infatti, sono attese risposte per quanto riguarda il budget dei prossimi anni.

Per quanto riguarda i fondi, si può fare di più - Al momento l'esercito svizzero è 22esimo, per numero di soldati pro-capite, e 116esimo per quanto riguarda il rapporto di costi in riferimento al PIL. Per Süssli, in questo senso, c'è ampio margine di miglioramento: «Per un esercito in grado di garantire una difesa alla sua popolazione sono necessari circa 50 miliardi di franchi, da 8 a 10 di questi solo per munizioni, pezzi di ricambio e rifornimenti».

Secondo i piani attuali si tratta di un obiettivo che potrà essere raggiunto verosimilmente entro la fine degli anni 2030 e l'inizio degli anni 2040: «Sarebbe troppo tardi», chiosa il comandante. Per questo motivo l'esercito ha già deciso di procedere gradualmente secondo un percorso “adattivo” in base modulare.

Il primo "step", dal costo di 13 miliardi, potrebbe essere finanziato entro 2031 se il budget verrà portato all’1% del Pil entro il 2030.

«Avremo quindi i nuovi aerei da caccia, la difesa aerea a lungo raggio, medio e corto, l’infrastruttura digitale per la protezione informatica e l’equipaggiamento completo per un terzo delle truppe di terra. Durante questo periodo pianificheremo poi il secondo passo, che sarà adattato alla situazione di minaccia», aggiunge Süssli.

Altra certezza: l'esercito svizzero deve farcela da solo e non deve dipendere dalla Nato, quindi una possibile adesione all'Alleanza è ancora esclusa. Se ne potrà parlare solo in caso di conflitto reale.

«È vero che non possiamo resistere a lungo da soli in caso di attacco diretto, in quel caso, il principio di neutralità andrebbe a cadere e quindi il Consiglio federale potrebbe chiedere aiuto ai Paesi vicini», conclude.

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COMMENTI
 

Bigman2 1 mese fa su tio
Ma gli psicopatici e gli esaltati non erano di fatto esclusi dal servizio militare? Questo ha materiale di scarto nel cervelletto...

Emib5 1 mese fa su tio
Che l'esercito svizzero sia una costosissima auto che non serve a quasi nulla, se non a sovvenzionare l'industria bellica e a produrre qualche posto di lavoro, è palese se si pensa che siamo un paese talmente piccolo che non saremmo in grado di difenderci in una guerra convenzionale che dall'attacco di paesi minuscoli, ma non certo dalle grandi nazioni. Del resto lo dimostra la situazione ucraina, senza un poderoso aiuto esterno, gli ucraini parlerebbero già russo dalla seconda settimana dall'invasione russa. Ridicolo poi credere ancora alla narrazione corrente secondo la quale il nostro forte esercito abbia impedito l'invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale. Sarebbe forse molto più utile, e meno oneroso, integrare la nostra difesa in quella europea.

F/A-19 1 mese fa su tio
Risposta a Emib5
Meglio ancora rimanere neutrali e non avere esercito, serve a niente.

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a F/A-19
Essere neutrali e non avere un esercito è un ossimoro. Il Paese neutrale ha tanti obblighi, tra cui garantire che la sua neutralità venga rispettata, e il suo territorio non venga sfruttato dai belligeranti. In caso di guerra, far rispettare la propria neutralità vuol dire sparare; senza un esercito si fa "bum" con la bocca e si vede la propria neutralità (e indipendenza) fatta a pezzi.

Voilà 1 mese fa su tio
Risposta a tbq
Süssli ha forse presentato qualche ipotetico scenario bellico nel quale la Svizzera potrebbe essere coinvolta? A quanto sembra i paesi della NATO dovrebbero sacrificare il 2% del PIL per la difesa, ma, secondo Trump, pochi o nessuno lo fa. L'emergenza attuale per la Svizzera è l'aumento della povertà e del disagio sociale, fattori questi che, se trascurati, possono minare la tranquillità e la sicurezza interna. I 51 miliardi, o una maggiore percentuale del PIL dovrebbe essere investita, e non ridotta, nel sociale e nell'educazione.

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Voilà
Süssli fa quello che è il dovere Costituzionale suo e delle forze armate, ovvero mantenere un esercito in grado di far fronte alle emergenze e difendere il Paese. E questo non oggi o domani, ma per i prossimi dieci, venti o trent'anni. Trent'anni fa si era nell'euforia della "fine della Storia" e della "nuova era di pace", ricordi? Oggi in che situazione siamo? Ma forse vale la pena di essere più specifico. Nel 1911 il libro "La grande illusione" di Norman Angell sosteneva (in modo molto documentato) l'impossibilità di nuove guerre. Tre anni dopo l'Europa intera era in guerra, la seconda più sanguinosa di tutti i tempi. Nel 1933, dopo quindici anni di "mai più guerre" e di "ci sono spese più importanti di quelle militari", il partito socialista chiese l'abolizione dell'esercito. Pochi mesi dopo Hitler arrivò al potere in Germania, e sei anni dopo l'Europa era ancora in guerra. Gli stessi socialisti, sapendo che la loro vita era direttamente minacciata dai nazisti tedeschi, sostennero l'esercito e le spese militari. Negli anni '30 il maresciallo finlandese Mannerheim si sentì rispondere dal suo Parlamento che era inutile spendere per l'esercito, perché non ci sarebbero più state guerre. Mannerheim fu in seguito comandante in capo nel corso di DUE guerre. Detto questo... beh, io non ho il dono della preveggenza, dunque onestamente preferisco mantenere qualcosa che non userò che rinunciare a qualcosa di cui avrò bisogno. Se qualcuno qui avesse tale dono, invece, mi invii privatamente i numero del lotto, prometto che gli darò il 20% della vincita. :D

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Voilà
Ah, dimenticavo. Le spese per la sola sanità pubblica (che fa parte del "sociale") rappresentano l'11.7% del PIL, l'istruzione il 5.6% (dati admin.ch). L'esercito? 0.7%... in teoria, perché per molti versi è meno.

tbq 2 mesi fa su tio
Leggo molti commenti che sembrano provenire dagli anni '20 e '30 del secolo scorso. O direttamente dagli anni '10. Tempi in cui si affermava che la guerra era assolutamente impossibile, che oramai gli eserciti non servivano, e che c'erano cose più importanti della Difesa da finanziare. Non sono bastate due guerre mondiali, per far capire la situazione. Insomma, «...l'immaginazione è un dono assai raro. Il nostro popolo, nella sua grande maggioranza, non sarà incline a chiedersi negli anni venturi — non altrimenti che nel 1920, nel 1930 e anche più tardi — se il Paese potrebbe trovarsi nuovamente minacciato e in quale modo. Ciò che abbiamo fatto, soprattutto dal 1933 in poi, per scuotere e per richiamare la coscienza e la vigilanza del popolo, ciò che abbiamo fatto dovrà sempre rifarsi.»

Voilà 2 mesi fa su tio
Spero rimanga un sogno di Süssli, anche se le lobbi dell'industria bellica hanno già fatto un buon lavoro nell'UE e temo che la strategia del terrore funzionerà anche da noi.

Voilà 2 mesi fa su tio
chiedo conferma a chi se ne intende di economia, ma il prodotto interno lordo comprende anche gli 80 miliardi di spesa sanitaria ed anche i danni causati da eventi naturali incrementano il PIL.

Dario Lampa 2 mesi fa su tio
La domanda piu importante è, attacco diretto da parte di chi? Liechtenstein??? Fino a quando questo esaltato non presenta una previsione plausibile per giustificare queste paranoiche manie guerrafondaie, rimane e rimangono solo tali. La russia è incastrata in ucraina, la cina è completamente concentrata solo ed esclusivamente su taiwan, l'india col pakistan e viceversa, e alla NATO a sentire questo ci siamo de facto alleati. Dunque chi? Ovviamente il clima è buono per tirare acqua al proprio mulino.

Tirasass 2 mesi fa su tio
Sono questi che alimentano la mentalità del conflitto. Bisogna fare politiche di rispetto, con al centro la vita di tutti e del pianeta. Abbiamo solo da guadagnare dal parlarci. Cosa si potrebbe fare con 50 miliardi x il nostro paese?

chivas 2 mesi fa su tio
Ho sempre considerato il militare, come un covo di capi esaltati, nell'indossare la divisa. Leggendo le parole del comandante, questo rafforza la mia convinzione.

Zeno 2 mesi fa su tio
Risposta a chivas
Non dimenticare che questo cdt ..... è stato nominato di nostri governatori ...... che vergogna.

leobm 2 mesi fa su tio
A mio parere è giunto il tempo che la nostra classe politica rifletta maggiormente su quello che fa e dice e non si faccia trascinare dall'emotività. Quando leggo che c'è chi dice che bisogna spendere almeno il 2% del PIL per acquistare missili e poi altri missili senza rendersi conto che la miglior arma di difesa rimane la diplomazia e non le armi siamo veramente impazziti. Poi per la Svizzera è ancora peggio perché bisogna conoscere in dettaglio come nasce il nostro PIL. Ad esempio se se una certa multinazionale con sede in Svizzera decidesse di lasciarci solo perché non gli saremmo più tanto simpatici quanto PIL perderemmo? E poi noi andremo spendere soldi nelle armi su % di PIL che in verità nemmeno viene fatto qui. È in pancia alla Svizzera solo perché ha qui la buca delle lettere non perché produce qui. Potremmo in futuro pentircene amaramente seguire queste strade. In fine dei conti per poter vendere armi e sostenerlo davanti all'opinione pubblica lo devi avere un "nemico" altrimenti diventa tutto molto più difficile, e quindi? Diplomazia e ancora diplomazia non armi e ancora più armi.

Mox 2 mesi fa su tio
Pensate che senza questa inutile pagliacciata andremmo tutti in pensione a 60 anni...

Geremia 2 mesi fa su tio
Forse è ora di sostituirlo. Sta dando i numeri

Zeno 2 mesi fa su tio
Risposta a Geremia
Certo, al più presto !

Simo22 2 mesi fa su tio
Qui siamo veramente arrivati alla presa per il cu..lo!! Poi non ci sono soldi per 13esima AVS e per i contributi di cassa malati ecc… Pura follia, ci prendono in giro a 360* … pensano che siamo veramente un branco di capre ignoranti …

cle72 2 mesi fa su tio
Finché si continuerà a parlare di scenari catastrofici, guerre, finché si ci schiererà a destra o a sinistra, pro Palestina, pro Israele, pro Russia, pro Ukraina ecc ecc. Invece di essere tutti assieme pro pace, le guerre ci saranno sempre, con tutte le conseguenze. Questo è il mondo, dove l'umanità si è persa, per quattro soldi e per la smania di potere, anche nelle piccole cose. Io sono per la pace e non mi schiero.

Zeno 2 mesi fa su tio
Risposta a cle72
cle72, certo, ma purtroppo gli interessi personali, l'invidia in generale e la gelosia come pure anche certe religioni non lo vogliuono.

Muntin 2 mesi fa su tio
Un altro Zelenski. E ci sono magari dei politici che lo ascoltano! Povera Svizzera

Zeno 2 mesi fa su tio
Risposta a Muntin
Muntin, hai tralasciato Putin.

Brissago 2 mesi fa su tio
E noi con le nostre tasse paghiamo! Questo non è tutto normale!

Emib5 2 mesi fa su tio
In quale realtà sta vivendo? In un videogioco? Il consiglio federalenon si esprimesu simili pazzi al comando del nostro esercito che, comunque, ha la capacità di resistere all'invasione da parte del Lichtenstein, di San Marino e del Lussemburgo, forse.

matthias87 2 mesi fa su tio
è pura follia! sei da ricovero! quei soldi vanno investiti nelle scuole e nella sanità!
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