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ZURIGOLe vacanze prenotate con Hotelplan sono ancora sicure?

11.02.24 - 22:01
Migros ha annunciato di voler vendere lo storico gruppo che si occupa viaggi. Laura Meyer, CEO di Hotelplan è fiduciosa per il futuro
20Minuten
Fonte 20Minuten
Le vacanze prenotate con Hotelplan sono ancora sicure?
Migros ha annunciato di voler vendere lo storico gruppo che si occupa viaggi. Laura Meyer, CEO di Hotelplan è fiduciosa per il futuro

ZURIGO - Migros vende. Come noto, sta cercando «proprietari più adatti» per Hotelplan, Mibelle, Melectronics e SportX, con la volontà di concentrare le proprie attività sul commercio al dettaglio, i servizi finanziari e la sanità.

L'interrogativo che diversi si sono posti è: le vacanze presso Hotelplan sono ancora sicure o è meglio rivolgersi a un altro fornitore? A fugare ogni dubbio, interpellata da 20 Minuten, ci pensa Laura Meyer, CEO del gruppo presente da quasi 90 anni nel settore turistico.

Signora Meyer, la Migros vuole vendere l'agenzia di viaggi Hotelplan. Le vacanze da Hotelplan sono ancora sicure o bisogna rivolgersi a un altro fornitore?
«Per i clienti e i partner commerciali non cambia nulla. Tutte le attività continuano a funzionare e sono affidabili come lo erano prima».

Ha avuto una settimana turbolenta...
«È un periodo intenso. Era importante comunicare molto rapidamente, affrontare i problemi ed essere trasparenti e chiari».

Cosa ha pensato quando ha saputo della vendita?
«All'inizio sono rimasta sorpresa. Poi mi sono detta: "Ok, cosa succede adesso?" Abbiamo avuto due anni molto buoni. Vedo molte possibilità davanti a noi».

La direzione del gruppo Hotelplan non sembra essere stata informata dei piani di vendita. È questo il motivo della provocatoria campagna "Prenota un hotel senza M. Noi rimaniamo i numeri uno per le tue vacanze?"
«Siamo stati informati a gennaio. E no, abbiamo realizzato una campagna per Hotelplan, non contro Migros. Lo scopo della campagna era quello di voler inviare una dichiarazione chiara ai nostri dipendenti, clienti e partner: le cose continuano, con o senza Migros. Continuiamo a lavorare con affidabilità e passione».

La campagna ha suscitato scalpore. Avete assunto un'agenzia per lo slogan?
«No, abbiamo sviluppato l'idea internamente e con breve preavviso. Abbiamo provato diverse varianti, ma ho subito capito che questa avrebbe funzionava bene».

Come ha reagito la Migros?
«Abbiamo ricevuto feedback positivi da tutte le parti. Migros è nota anche per le campagne divertenti che prendono spunto dall'attualità».

Una domanda che molti si sono posti: il gruppo Hotelplan è redditizio. Avete appena annunciato risultati record, con un fatturato di 1,7 miliardi di franchi. Nonostante ciò la decisione di vendere. Non è un controsenso?
«Questa è una domanda che andrebbe rivolta a Migros».

Non è un motivo di frustrazione?
«Sono estremamente orgogliosa di come abbiamo affrontato la pandemia negli ultimi tre anni. Abbiamo investito molto anche nel futuro, lanciato nuovi prodotti e siamo diventati ancora più efficienti. A questo proposito, ora siamo in un’ottima posizione per poter fare il passo successivo e continuare a crescere in modo redditizio».

Quando si viene scaricati si hanno due opzioni: cadere nella depressione o diventare combattivi. Ovviamente ha scelto quest'ultima. È nella sua natura?
«In generale, il nostro personale è bravo ad adattarsi alle nuove situazioni, ad accettare una sfida e a guardare ancora avanti. Personalmente perseguo gli obiettivi con energia ed impegno e guardo avanti con ottimismo».

Il futuro di Hotelplan dipenderà da chi prenderà in mano il gruppo. Molti dipendenti temono per il proprio posto di lavoro.
«Gli interrogativi sono tanti. Stiamo comunicando molto e sono impressionata dalla rapidità con cui i dipendenti si sono ripresi da questo momento».

Qual è il futuro di Hotelplan?
«Per i clienti e i partner commerciali non cambia nulla. Anche per i dipendenti tutto prosegue senza cambiamenti significativi».

Rimarrà a bordo o sta già cercando una nuova nave?
«Dopo tre anni mi piace ancora molto il mio lavoro. Trovo sia un privilegio potermi dare da fare per un'azienda così grande con dipendenti così impegnati. Ora il mio massimo impegno è rivolto ai miei dipendenti e ai nostri clienti».

Dove la porterà il suo prossimo viaggio?
«In montagna, presto».

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