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SVIZZERAAnche per gli esperti tedeschi il sito di Lägern Nord «è il più sicuro»

18.10.22 - 20:44
Attraversa (ancora) la frontiera la spinosa diatriba del deposito di scorie radioattive fra Argovia e Zurigo
Nagra
Anche per gli esperti tedeschi il sito di Lägern Nord «è il più sicuro»
Attraversa (ancora) la frontiera la spinosa diatriba del deposito di scorie radioattive fra Argovia e Zurigo

AARAU - Il gruppo tedesco di esperti sui depositi geologici profondi in Svizzera (ESchT) ritiene che il sito di Lägern Nord sia «il più adatto dal punto di vista della sicurezza, sulla base delle conoscenze attuali" per un deposito nucleare definitivo.

Le ragioni evocate dalla Società cooperativa per lo stoccaggio delle scorie radioattive (Nagra) per questo sito sono sostanzialmente comprensibili e plausibili, si legge nel rapporto dell'ESchT del 17 ottobre. Il rapporto è stato commissionato dal Ministero tedesco dell'Ambiente, della Conservazione della Natura, della Sicurezza Nucleare.

La decisione della Nagra di costruire un deposito di scorie nucleari a Lägern Nord, vicino al confine tedesco, è stata annunciata il 12 settembre. Stando al rapporto di 17 pagine degli esperti tedeschi, la procedura svizzera è basata sulla scienza, sulla trasparenza e sull'apprendimento, come richiesto anche per la Germania dalla legge tedesca sulla selezione dei siti.

Le prove geologiche fornite da Nagra per i pozzi profondi in tutte e tre le potenziali aree di ubicazione del deposito mostrano che l'argilla opalina è simile in tutte e tre le zone e ha uno spessore comparabile. Tuttavia, le rocce di contorno sarebbero diverse nelle tre aree.

Sulla base dei dati pubblicati finora, gli esperti condividono la valutazione di Nagra secondo cui, rispetto alle altre due aree di ubicazione, nel sito di Lägern Nord, la distanza dalla falda acquifera più vicina sopra l'argilla opalina è maggiore.

Anche le ragioni esposte dalla Nagra per il confezionamento delle scorie radioattive al deposito intermedio di scorie nucleari Zwilag a Würenlingen (AG) sono fondamentalmente convincenti e comprensibili secondo l'ESchT.

Popolazione indignata

Poco dopo l'annuncio della scelta del sito, il 12 settembre, la popolazione dei comuni tedeschi limitrofi è passata all'offensiva. Sono state organizzate serate informative. A Hohentengen, in una sala gremita, molte persone hanno espresso indignazione per il fatto che la Svizzera vuole immagazzinare le scorie nucleari vicino a casa loro. Il sito di stoccaggio previsto dista infatti solo tre chilometri in linea d'aria. Il punto di trasferimento dell'impianto si troverebbe addirittura a soli 650 metri da una zona residenziale di Hohentengen.

Il sindaco del comune, Martin Benz, ha chiesto «che esperti tedeschi verifichino accuratamente tutti i documenti». Ha inoltre chiesto che Hohentengen sia trattato come un comune svizzero nel prosieguo della procedura: «Vogliamo l'uguaglianza», ha detto. Soprattutto se vengono pagati indennizzi.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dal canto suo, aveva annunciato che avrebbe discusso della scelta del sito con il governo svizzero.

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