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SVIZZERAPenuria di energia? «Le misure non colpiscano le auto elettriche»

02.09.22 - 16:36
Albert Rösti, presidente di auto-suisse, ha chiesto al Consiglio federale di tener conto dell'importanza della mobilità
Archivio TiPress/20 Minuten
Penuria di energia? «Le misure non colpiscano le auto elettriche»
Albert Rösti, presidente di auto-suisse, ha chiesto al Consiglio federale di tener conto dell'importanza della mobilità
Per l'associazione, d'altronde, l'impatto delle automobili elettriche è lieve: «Equivale a meno del 0,4% del consumo di elettricità del Paese»

BERNA - Le attuali discussioni sul rischio di carenza di energia elettrica non hanno finora avuto alcun impatto sul mercato svizzero delle autovetture, ma nel settore la preoccupazione non manca.

Per il presidente di auto-suisse, Albert Rösti, le attuali discussioni e scenari su una possibile carenza di elettricità il prossimo inverno sono «tossiche» per lo sviluppo del mercato della mobilità elettrica: «Eventuali misure di risparmio non dovrebbero colpire principalmente coloro che sono stati pionieri negli ultimi anni, acquistando un'auto elettrica per risparmiare CO2. Inoltre, il traffico ha un'importanza sistemica per la nostra società».

Di conseguenza, il Consigliere nazionale ha chiesto rassicurazioni al Consiglio federale, che «in risposta mi ha confermato di voler tenere conto dell'importanza della mobilità in qualsiasi misura di intervento sulla fornitura di energia elettrica». Un qualcosa che Rösti spera sia possibile, anche perché le circa 70'000 auto elettriche presenti sulle strade svizzere alla fine di settembre 2021 erano responsabili di meno dello 0,4% del consumo di elettricità del Paese, secondo l'Ufficio federale dell'energia (Ufe).

«Obiettivi di CO2 a rischio»
C'è poi il problema degli obiettivi. Secondo il parlamentare, infatti, l'attuale crisi energetica mette in discussione il divieto di utilizzo dei motori a combustione previsto dall'Unione europea a partire dal 2035, «in quanto limita notevolmente la flessibilità nell'utilizzo delle fonti energetiche disponibili».

Il tutto va quindi affrontato con prontezza, producendo con efficienza e risparmiando a livello di consumi. A breve termine, per il predecessore di Marco Chiesa, «la fornitura di energia elettrica per il prossimo inverno deve essere garantita da misure efficienti sul fronte della produzione e da ragionevoli risparmi sul fronte dei consumi».

«Nel medio e lungo termine», invece, «dobbiamo accelerare lo sviluppo della produzione nazionale di energia elettrica a basse emissioni di carbonio per essere il più possibile indipendenti e avere elettricità sufficiente, anche per i nostri veicoli», ha concluso Rösti.

Nuove immatricolazioni del 2022
Per quanto riguarda il 2022, dei 141'659 nuovi veicoli immessi in circolazione dall'inizio dell'anno (-11,7% rispetto all'anno precedente), 34'361 usufruiscono della rete elettrica (22'302 auto elettriche e 12'059 ibride plug-in).

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