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SVIZZERAFalsa ricetta per una crema, perquisizione esagerata della Polizia

20.04.18 - 12:19
Per il Tribunale federale le misure degli agenti, che sequestrarono computer, disco rigido e smartphone, appaiono sproporzionate e contrarie al diritto federale
Keystone
Falsa ricetta per una crema, perquisizione esagerata della Polizia
Per il Tribunale federale le misure degli agenti, che sequestrarono computer, disco rigido e smartphone, appaiono sproporzionate e contrarie al diritto federale

LOSANNA - Il Tribunale federale critica aspramente le misure - perquisizione, sequestro di computer e smartphone - prese dalla polizia zurighese nei confronti di una persona sospettata di essersi voluta procurare una crema per la pelle con una ricetta medica falsificata.

Nel luglio 2017, l'uomo ha tentato a due riprese di acquistare la crema tramite il finto documento. Fermato sul luogo di lavoro, l'impiegato di banca è stato portato al suo domicilio dove è stata effettuata una perquisizione su mandato del Ministero pubblico.

Nel corso della visita, gli agenti hanno sequestrato un computer, un disco rigido, uno smartphone e vari medicinali e sostanze, fra le quali figuravano steroidi e cosiddetti "poppers" (stupefacenti che creano euforia).

Il presidente del Tribunale delle misure coercitive ha in seguito concesso di indagare sul contenuto delle apparecchiature. A questo punto è però arrivato il ricorso dell'uomo. A suo dire, infatti, le forze dell'ordine hanno violato i suoi diritti fondamentali e hanno usato metodi sproporzionati. Tali misure devono infatti essere utilizzate solamente se non è possibile raggiungere lo scopo con metodi meno invasivi.

Il Tribunale federale la vede esattamente allo stesso modo e conferma che le misure appaiono sproporzionate e contrarie al diritto federale, si legge nella sentenza pubblicata oggi. Tra l'altro, le indicazioni del Ministero pubblico non permettono di stabilire se le sostanze trovate in casa dell'uomo fossero effettivamente illegali.

Per queste ragioni, la corte di Losanna ha annullato la decisione del Tribunale delle misure coercitive di permettere l'accesso alle apparecchiature.

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