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IL SORPASSSO... A DUE RUOTEBagnaia e Martin, c'eravamo tanto amati...

05.10.23 - 17:35
Divisi da appena tre punti, siamo giunti all'ultimo decisivo scorcio di stagione nel quale Bagnaia proverà a difendere il titolo del 2022
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Bagnaia e Martin, c'eravamo tanto amati...
Divisi da appena tre punti, siamo giunti all'ultimo decisivo scorcio di stagione nel quale Bagnaia proverà a difendere il titolo del 2022
Un rapporto destinato a deteriorarsi?
SPORT: Risultati e classifiche

MATARAM - C’eravamo tanto amati, da nove anni o forse più… Senza scomodare il capolavoro cinematografico di Ettore Scola di quasi 50 anni fa (era il 1974), il rapporto tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin potrebbe diventare uno dei temi di discussione di questo Mondiale che, all’indomani del GP del Giappone, si è completamente riaperto.

La gara monca – corsa su soltanto 12 dei 24 giri in programma a causa della pioggia sempre più forte che prima ha portato a un momentaneo stop e poi al congelamento definitivo della classifica – ha confermato che, nella sua caccia al bis iridato, Bagnaia dovrà sudarsela tanto, tantissimo, con un Martin che da un mese a questa parte è diventato un cacciatore spietato. Era lontano 62 lunghezze dal torinese della Ducati ufficiale, lo spagnolo sempre più punta della Pramac, tra gli inciampi di Pecco in quel di Barcellona e India e una sua crescita che definire esplosiva può risultare quasi riduttivo, “Martinator” è stato capace di ribaltare quasi completamente le sorti del campionato.

La terza vittoria domenicale, unita alla quinta in una Sprint del giorno prima, ha portato Jorge a sole tre lunghezze dal rivale e adesso c’è tanta curiosità per vedere come andrà a finire. Ma anche per capire se il loro rapporto cambierà (ed eventualmente in che modo) ora che i due si trovano a lottare fianco a fianco – e non è per nulla un modo di dire – per il trono della MotoGP.

Si conoscono da nove anni i due da quando a fine 2014 in quel di Valencia Bagnaia – che dopo il fallimento nel team VR46 stava cambiando squadra – incontrò il suo futuro compagno di squadra in Mahindra. Il loro capo, allora, era Gino Borsoi, in quel tempo braccio destro di Jorge “Aspar” Martinez e oggi capo di Martin in Pramac. Era una moto complicata, quella Mahindra, la palestra migliore per farsi le ossa cercando di non rompersele, mentre i giovani Francesco e Jorge condividevano tutto. Anche la stessa stanza nelle GP Rooms, i bilici che anche oggi ospitano molti dei piloti. Pecco imparava lo spagnolo da Jorge, che a sua volta da lui ha imparato l’italiano. Nel 2017 le strade si sono divise, Bagnaia è passato in Moto2 per andare a vincere il titolo nel 2018, anno in cui Martin conquistava invece quello di Moto3. I due si sono ritrovati da avversari in MotoGP nel 2021, con lo spagnolo a prendere il posto del torinese in Pramac.

E adesso eccoli lì a sfidarsi per il Mondiale, Bagnaia campione in carica, e Martin, che avrebbe potuto essere il suo compagno se la Ducati lo scorso anno non gli avesse preferito Bastianini, come primo inseguitore. In pubblico i due continuano a ridere e scherzare, in pista non si fanno sconti, ma adesso che la posta si alza e ogni punto conterà sempre di più sarà interessante vedere se anche la loro relazione cambierà. Del resto, sono loro i primi a dirlo, è complicato essere amici quando entrambi si vuole la stessa torta.

Difficilmente vedremo una relazione rompersi come quella tra Valentino Rossi e quello che si definiva un suo grandissimo tifoso, ovvero Marc Marquez, ma chissà che un’entrata troppo decisa, una staccata ritardata non incrini il loro rapporto. Del resto, la popolarità di uno sport è data anche dalle grandi sfide. Questa tra Bagnaia e Martin ha tutti i presupposti per diventarlo.

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COMMENTI
 

Lello 6 mesi fa su tio
non vedo perché preoccuparsi,come l'anno scorso con bastianini ad un certo punto la moto clienti comincerà a girare più piano,così per magia
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