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IL SORPASSO A… QUATTRO RUOTETutto per lo show? A Melbourne un pessimo biglietto da visita

12.04.23 - 13:00
In F1 il sogno è avere 6-7 piloti in lotta per la vittoria, ma non bisogna inseguire lo spettacolo a ogni costo. Baku sarà un bel test...
keystone-sda.ch (Simon Baker)
Tutto per lo show? A Melbourne un pessimo biglietto da visita
In F1 il sogno è avere 6-7 piloti in lotta per la vittoria, ma non bisogna inseguire lo spettacolo a ogni costo. Baku sarà un bel test...
Proprio sulla pista azera hanno inventato la "super Sprint Race". Le Sprint possono essere un palliativo in attesa che le nuove regole facciano effetto, ma non piacciono a tutti...
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BAKU - La Formula 1, che tiene i motori silenziosi per tre settimane, non si ferma comunque. Al posto del Gran premio di Cina che avrebbe dovuto occupare questo periodo, ci mette un sacco di chiacchiere con vista sul futuro. Perché chi si ferma è sempre perduto, figuratevi in un mondo che viaggia ad alta velocità. Quello che è capitato in Australia è un pessimo biglietto da visita. Chissà come ce lo racconterà Netflix che piace tanto agli americani. I vecchi amanti di quello che dovrebbe comunque restare un sport, si sono voltati dall’altra parte.

Tre bandiere rosse e quattro ripartenze sono più finte di certe labbra (per non spingerci oltre) in circolazione nel paddock. È necessario prendere dei provvedimenti, far capire al direttore di corsa che non bisogna inseguire lo spettacolo ad ogni costo rischiando di trasformare le gare in corride. Baku sarà un bel test. Perché la pista azera si presta a Safety Car e bandiere rosse a ripetizione. Proprio lì hanno inventato la super Sprint Race facendo ripartire tutti da zero a due giri dalla fine nel 2021.

Intanto per una volta i team si sono detti tutti d’accordo a cambiare la formula dei weekend con Sprint Race. Manca solo l’annuncio ufficiale, ma da quanto raccontava Vasseur nei giorni scorsi, ormai la decisione è presa. I weekend con Sprint Race (sono sei, oltre a Baku ci saranno Austria, Belgio, Qatar, Austin e Brasile) avranno un programma diverso dal passato.

Venerdì prove libere e qualifiche per la gara della domenica; sabato qualifiche per la Sprint e Sprint Race; domenica Gran premio vero e proprio. Non ci sarà tempo per annoiarsi perché è stata cancellata l’obiettivamente inutile FP2 del sabato mattina. Una formula sensata anche perché così quel che accadrà durante la Sprint non avrà effetti sullo schieramento di partenza della gara vera e propria e magari aumenteranno le battaglie (avete presente quanto accaduto in MotoGP).

La Sprint però non piace a tutti. Fa storcere il naso ai puristi e pure a qualche protagonista. Sentite Verstappen: «Anche se si cambia il formato, non trovo che sia nel DNA della Formula 1 fare questo tipo di gare sprint. La F1 punta a ottenere il massimo in qualifica e poi a disputare una domenica straordinaria grazie a una buona distanza di gara. Questo è il DNA dello sport e non capisco o non so perché dovremmo cambiarlo».

Perché lui non voglia cambiarlo oggi è chiaro a tutti. Non fatelo scendere dal suo ottovolante lanciato verso il terzo Mondiale di fila. Le Sprint possono essere un palliativo in attesa che le nuove regole facciano davvero effetto. L'obiettivo di Liberty è fare in modo che rallentando lo sviluppo di chi è in testa gli altri si avvicinino ricompattando il gruppo di chi può vincere una gara. Il sogno è avere 6-7 piloti in lotta per la vittoria. Certo nessuno poteva prevedere che la Ferrari invece di avvicinarsi alla Red Bull si allontanasse. Ma questo è un altro discorso. Intanto teniamoci le Sprint Race. Forse l’unico modo per provare a interrompere il dominio annunciato delle Red Bull.

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COMMENTI
 

Capra 1 anno fa su tio
Corse ? Pagliacciate
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