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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNO«Zaniolo non si è bevuto il cervello»

08.02.23 - 08:00
«Zaniolo, con le donne che entrano dalla porta ed escono dalla finestra…»
Imago
«Zaniolo non si è bevuto il cervello»
«Zaniolo, con le donne che entrano dalla porta ed escono dalla finestra…»
Arno Rossini: «Mourinho furbissimo ma sa essere egoista».
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ROMA - Uno dei giovani più interessanti del panorama calcistico italiano è volato in Turchia, si è accordato con il Galatasaray lasciando senza troppi rimpianti la Roma. Di Nicolò Zaniolo si è sempre detto un gran bene; a 23 anni che svolta ha preso la sua carriera?

«A me Zaniolo è sempre piaciuto molto - è intervenuto Arno Rossini - Ha forza fisica, progressione e sa calciare bene con entrambi i piedi. È ancora un po' grezzo, è vero; ha in ogni caso tutto per diventare un vero campione».

Via da Roma?
«Secondo me, per come si erano messe le cose, ha fatto solamente bene. Nella capitale italiana per lui la situazione era infatti diventata insostenibile».

La Turchia, massimo rispetto, non è tuttavia proprio la Mecca del calcio.
«In questo momento, a mercato chiuso quasi ovunque, quella del Galatasaray era la soluzione migliore per il ragazzo. Quello di Istanbul è infatti un club ricco, prestigioso, con grande blasone. Lì Zaniolo può trovare un calcio diverso da quello italiano e, finalmente, maturare. Non si è insomma bevuto il cervello. Accettando questa sfida ha fatto un po' come fece al tempo Kuby Türkyilmaz».

Che scelse però la Turchia quando già affermato.
«E perché legato alle sue radici. In realtà per Nicolò credo che il Galatasaray sia solo una tappa di passaggio. Aveva principalmente bisogno di cambiare aria».

Per colpa di Mourinho?
«No, perché non è riuscito a gestire da persona matura la grande pressione alla quale sono sottoposti i calciatori delle squadre della Città Eterna. Giovane, ricco, con le donne che entrano dalla porta ed escono dalla finestra, a livello mediatico sempre esposto… se non sei “centrato” e non hai una famiglia solida alle spalle è facile perdere l'orientamento. Lui poi è pure stato sfortunato: tra infortuni e guai vari non ha reso quanto tutti pensavano potesse fare. Ma non per colpa di Mou, che pure con il suo gioco un ruolo importante a Nicolò lo aveva ritagliato. Premesso ciò, vorrei sottolineare che il comportamento del tecnico non mi è piaciuto: aver scaricato il giocatore e averlo pubblicamente messo in un angolo, ha infatti alimentato l’ira dei tifosi. Il portoghese non ha inoltre agito da vero manager: nel momento in cui tu dici che qualcosa non ti serve, immediatamente quella perde di valore. E i giallorossi hanno venduto Zaniolo a un prezzo irrisorio, un terzo, un quarto del suo reale valore se al top. Ma José lo conosciamo: è bravissimo, furbissimo e un abile comunicatore. Però sa anche essere egoista».

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