SUPER LEAGUEMattia Croci-Torti: «Sion? Arriviamo giusti»

LUGANO - Domenica c’è il Sion. E per quella che è una trasferta complicata il Lugano si muoverà con entusiasmo, serenità, voglia di far bene. Forti delle prestazioni e dei numeri positivi della prima parte dell’anno e, anche, visto confermato al suo posto Mattia Croci-Torti, i bianconeri sono infatti carichi, pronti a rituffarsi nel campionato con grande ambizione.

«Sono abbastanza soddisfatto per quello che ho visto nelle ultime due settimane, che sono poi quelle che contano - ha raccontato Mattia Croci-Torti, che per la sfida del Tourbillon non potrà contare sullo squalificato Valenzuela e sugli infortunati Mahou, Saipi, Durrer e Bislimi - È stata una pausa diversa dal solito, da gestire al meglio. Arriviamo a questa partita con una rosa quasi al completo. Con giocatori che hanno quasi tutti i 90’ nelle gambe».

Dall’altra parte ci sarà Ziegler. Sarà strano.
«Mi farà lo stesso effetto quando vedrò Lavanchy, giocatori che qui hanno dato tanto, che hanno portato la mentalità vincente e che io ringrazierò a vita. Farà piacere incontrarli ma da quando l’arbitro fischia fino al 90’ saranno nemici». 

Reto in campo sarà un vantaggio per il Sion?
«Penso che con Reto i vallesani abbiano fatto un buon acquisto. Dà sempre la mentalità vincente che ha dentro e spinge i compagni a dare il meglio. Per loro è un vantaggio. Noi sappiamo poi che quando c’è una punizione sa metterti in difficoltà. Conosco però qualche suo difetto e proveremo a sfruttarlo».

Quella del Tourbillon sarà una sfida dura.
«Quest'anno il quarto posto significa poter entrare nuovamente in Europa. Io non ho mai parlato della nostra come di una squadra che deve salvarsi all’ultima giornata ma, piuttosto, di una che può giocarsi tranquillamente il terzo, quarto posto. Ne sono convinto. Non guardiamo comunque troppo in là. Cominciamo a fare una partita vera a Sion. Perché sarà una partita vera: loro ne hanno presi sette alla fine del 2022 e hanno cambiato allenatore, quindi dovranno reagire. Noi in ogni caso arriviamo giusti. In un momento nel quale sappiamo di potercela giocare».

L’uomo nuovo del 2023 potrebbe essere, per i bianconeri, Aliseda.
«È pronto e può fare la differenza. Se sotto l’aspetto mentale capisce il suo ruolo e fa passi avanti, possiamo aver fatto un acquisto per il girone di ritorno. Ancora non ha dimostrato nulla a Lugano. E pian piano deve farlo. Non deve pensare di dimostrare di essere quel giocatore che Chicago ha pagato 3,5 milioni, deve entrare con umiltà nel gruppo, come è entrato ancor di più negli ultimi mesi. Può tornare quel calciatore importante in cui fino a due anni e mezzo fa tutti credevano». 

Il Lugano ha chiuso bene il 2022. Si può dire che domenica avrà la possibilità di allungare la sua striscia positiva?
«Sì perché la squadra è cambiata poco. Anche le altre squadre non sono state rivoluzionate. Ripartiamo con le nostre certezze. Saipi è una certezza per noi e ci può mancare anche se ho una fiducia immensa con Osigwe ed è per quello che la società gli ha rinnovato il contratto».

C’è anche Espinoza.
«È un ragazzo che è già pronto anche se i carichi di lavoro qua sono diversi da quelli di Chicago. È arrivato per essere una riserva dei terzini che abbiamo. Parte da un ruolo di secondo piano per poi provare ad andare a giocarsi il posto. Quello che mi ha fatto piacere è che settimana scorsa si è detto disponibile a giocare terzino sinistro: non aveva mai giocato in quel ruolo».