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TENNISNadal l’intramontabile più forte delle pene: «Finché ne avrò le forze…»

05.06.22 - 18:44
Nadal l’immortale: il ritiro? Un’altra volta
keystone-sda.ch / STR (Jean-Francois Badias)
Nadal l’intramontabile più forte delle pene: «Finché ne avrò le forze…»
Nadal l’immortale: il ritiro? Un’altra volta
Ruud: «Io una delle tante vittime di Nadal».
ROLAND GARROS FRANCE05.06.2022

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NADAL R. (ESP)
3 - 0
RUUD C. (NOR)
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PARIGI - Un piede malandato, una condizione ballerina e… un trofeo in più in bacheca. Conclusa trionfalmente l’ennesima campagna parigina - e sono quattordici i trionfi al Roland Garros - Rafa Nadal ha allontanato l’ipotesi di un ritiro immediato o almeno imminente. 

«Quanto mi sta accadendo quest’anno è incredibile - ha sottolineato il campionissimo spagnolo al termine del match contro Ruud - Mi sono sempre sentito spinto, incoraggiato, anche quando ero infortunato. Ringrazio il mio team, la mia famiglia e tutti voi che siete in piedi: mi sarei ritirato da anni se non fosse stato per voi. Per me è difficile descrivere le sensazioni che sto provando. Non avrei mai creduto che, a 36 anni, sarei stato qui, competitivo, a giocare ancora una volta una finale nel torneo più importante della mia carriera. Non so cosa accadrà in futuro, ma finché ne avrò le forze continuerò a provarci e a lottare».

Questo non significa che, tuttavia, in futuro l’iberico tornerà a Parigi. «Non so se l’anno prossimo potrò tornare. Mi piacerebbe ma allo stesso tempo noi, con il mio staff, dobbiamo trovare una soluzione perché non posso andare avanti come fatto finora. Certo è che nell’ultimo paio di mesi ho attraversato periodi difficili e avere questo trofeo tra le mani è qualcosa di incredibile».

Qualche notizia in più riguardo alle sue condizioni fisiche, il mancino di Manacor l’ha però data una volta lasciato il campo centrale. Lì tutti, tifosi e semplici appassionati, hanno capito che tipo di sofferenze lo blocchino quotidianamente. Nadal ha raccontato come il momento peggiore del suo Roland Garros sia arrivato dopo la sfida a Corentin Moutet (nel secondo turno) quando, semplicemente, non era più in grado di camminare. In quei momenti, seguendo i consigli dei medici della Federazione spagnola, Rafa ha scelto di farsi “anestetizzare” il piede, così da poter tornare a muoversi liberamente. Tale condizione si è poi riproposta in campo: «Un’iniezione al nervo mi ha permesso di “addormentare” il piede e di giocare senza troppi problemi».

Soddisfazione velata da tristezza è invece quella che ha mostrato Casper Ruud, sconfitto ma orgoglioso del cammino fatto a Parigi: «Mi congratulo con Rafa: sappiamo tutti che grande campione sia. Sono una delle sue tante vittime. Spero tanto che possa continuare ancora per un po'».

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