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Liberali Radicali di Capriasca, Il Centro Capriasca e Indipendenti, Lega dei Ticinesi, Lista Civica Capriasca 2020 e UDC/SVP Capriasca
I rappresentanti dei Liberali Radicali di Capriasca, Il Centro Capriasca e Indipendenti, Lega dei Ticinesi, Lista Civica Capriasca 2020 e UDC/SVP Capriasca - favorevoli alla decisione votata in consiglio comunale il 18 dicembre scorso - ritengono necessarie alcune precisazioni in relazione alle informazioni diffuse dai gruppi Onda Rossa, Verdi e PAC in relazione al lancio del referendum contro la vendita all'asta dell'ex casa comunale di Lugaggia.
Si deve innanzitutto precisare che l’alienazione proposta dall’Esecutivo e accolta dalla maggioranza del Consiglio comunale capriaschese è de facto il logico seguito di quanto a più riprese discusso e preliminarmente deciso nell’ambito degli studi sulle prospettive in materia di stabili comunali e che nella fattispecie l’alienazione con conseguente vendita attraverso pubblico concorso sono state rese possibili con l’ormai avvenuto spostamento della sede della Polizia Torre di Redde in uno stabile più idoneo e confacente. Già ormai diversi anni fa, in sede di pianificazione delle nuove edificazioni scolastiche si era indicata la necessità di prevedere 2 milioni di entrate per il tramite della vendita di alcuni stabili patrimoniali non più indispensabili.
Nella nota diffusa dai gruppi Onda Rossa, Verdi e PAC si legge che “senza di essa, i circa 1.100 abitanti della frazione si troverebbero sprovvisti, oltre che di un luogo permeato di storia e di affetti, anche di uno spazio in cui organizzare qualsiasi attività collettiva”; in questo senso va chiaramente specificato che l’immobile in questione non è mai stato utilizzato da alcuna associazione, in quanto da tempo immemore sede della Polizia intercomunale Torre di Redde.
L’intenzione della maggioranza delle forze politiche capriaschesi è quello di dare all’edificio una connotazione residenziale, destinando a nuovi spazi amministrativi la Casa comunale di Tesserete, adeguatamente riorganizzata, e in un futuro lo stabile ex ARL 2 recentemente acquistato; è da escludere che si possa con costi competitivi rispetto al privato ristrutturare l’ex casa comunale di Lugaggia, in particolare con finalità di creare appartamenti a pigione moderata: operazione che risulterebbe senz’altro in perdita per le finanze comunali.
Gli importanti investimenti in corso d’opera o da poco conclusi (scuole elementari) e le previsioni economiche future impongono delle scelte degli immobili da valorizzare: sottolineiamo in questo contesto che il Legislativo ha accolto l’emendamento della Commissione della Gestione che vincola il Municipio all’utilizzo della cifra che sarà ricavata dalla vendita della casa di Lugaggia alla ristrutturazione di altri stabili comunali, quali potrebbero ad esempio essere Casa Cattaneo sempre nel quartiere di Lugaggia, casa Battaglini in quello di Cagiallo, come pure l’ex casa comunale e scuola di Sala.
La volontà non è dunque quella di privare la comunità, parafrasando la Sinistra, “di spazi in cui organizzare qualsiasi attività collettiva”; la volontà chiara ed esplicitata è quella di valorizzare quelli immobili che più si prestano anche a questa destinazione: in questo contesto si ascrivono Casa Cattaneo sita a pochi metri dall’oggetto del contendere attuale e casa Battaglini.
Tutte le forze politiche, Sinistra compresa con eccezione per i Verdi e PAC, avevano condiviso questa visione sugli stabili comunali: dunque non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: nella difficile contingenza attuale è importante e determinante saper scegliere con ponderatezza.
L’autorizzazione all’alienazione con conseguente luce verde alla vendita dell’ex casa comunale di Lugaggia da parte della maggioranza del Consiglio comunale di Capriasca rientra a pieno titolo in questo novero di scelte ponderate e ben valutate, nel pieno interesse della collettività e del cittadino contribuente.
