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LEGA DEI TICINESII manager di Credit Suisse e la FINMA non sono stati all’altezza

22.03.23 - 09:38
LEGA dei Ticinesi
keystone-sda.ch (JEROME FAVRE)
I manager di Credit Suisse e la FINMA non sono stati all’altezza
LEGA dei Ticinesi

La sciagurata gestione di Credit Suisse da parte dei vari manager stranieri che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del secondo più importante istituto bancario del nostro Paese, ha “finalmente” mostrato a tutta l’opinione pubblica nazionale che a loro della Svizzera e dei suoi valori interessava ben poco! Anzi forse assolutamente niente! 

Una vergogna! Una vergogna anche per i tanti soldi che hanno immeritatamente succhiato alla banca senza lasciare alcun beneficio al nostro Paese! Se si guarda ai dati borsistici di UBS e Credit Suisse degli ultimi anni, il loro valore va di pari passo fino al mese di marzo del 2021. A partire da quella data UBS ha segnato una tendenza di crescita positiva del valore borsistico della sua azione mentre quella di Credit Suisse è diventata negativa. A questo punto sorge spontanea una domanda: «come mai la preposta Autorità di vigilanza non si è chiesta a cosa era dovuto questo contrastante andamento borsistico?». 

In altre parole il problema di Credit Suisse era sicuramente già nell’aria da tempo, ma forse nessuno ha mai voluto scoperchiare le pentole che stavano ormai bollendo con al loro interno tanta aria fritta. In questo lasso di tempo vi sono state anche diverse chiusure contabili (definitive e provvisorie) che avrebbero dovuto evidenziare i problemi che stavano stritolando Credit Suisse.

Dire che il problema di Credit Suisse è stato improvviso è una grande bugia o peggio ancora, se nessuno se n’è accorto prima significa che i mezzi di cui dispone l’Autorità di vigilanza non sono assolutamente efficienti. Insomma se la FINMA, il cui gremio della Direzione è composto dai maggiori esperti nazionali, ma anche internazionali di analisi finanziaria, non si è accorta di nulla, sarà opportuno che anche la Direzione di FINMA venga coinvolta nella co-responsabilità del fallimento di Credit Suisse. È perciò importante che su questo aspetto venga fatta chiarezza, con un’inchiesta che porti a punire i responsabili.

Ma vi è di più: se FINMA non è riuscita a capire che la seconda banca più importante del nostro Paese stava piano piano fallendo, come farà ad accorgersi se la “nuova UBS” incapperà in gravi problemi finanziari? Naturalmente ci auguriamo che questo non avverrà mai, ma se succederà, e la finanza è sempre molto imprevedibile, a quel punto non ci sarà più nessuno in grado di offrire un salvataggio. Questa situazione di sfrenato liberismo economico, sostenuto da varie lobby federali oltre che da alcuni partiti politici, non può più essere accettata! C’è da rimanere basiti nel leggere nei quotidiani ticinesi le esternazioni di Credit Suisse: “Siamo al vostro fianco”. Davvero imbarazzante, nemmeno una parola di scusa!? Insomma anche dal lato della comunicazione Credit Suisse non ne ha azzeccata una!

 

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
È evidente che tutti questi direttori che si sono succeduti non erano all'altezza di gestire un chisco. Solo gli interessi personali perseguiti con una attività sopra le righe. Ma quì bisogna anche chiamare in causa gli azionisti che hanno sempre avvallato la nomina e l'operato di questi personaggi. Inutile accusare gli "organi" di sorveglianza: se i proprietari non si sono preoccupati della loro azienda. è anche giusto che ci smenano i loro capitali. Il punto dolens son le persone che rimarranno senza lavoro.

cristian_v71 1 anno fa su tio
FINMA, ormai da troppi anni un organo che non serve a nulla, s'impegna a cercare l'ago nel pagliaio a piccole società senza peso ne importanza, e per le cose vere, per le cose importanti non sa come muoversi o forse preferisce non fare nulla, loro sono il tipo esempio che se punti il dito per indicare la grandezza della luna....loro ammirano il dito...

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a cristian_v71
Come la nostra giustizia, forti con i deboli e deboli con i forti, vedi caso Asfaltopoli.
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