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L'OSPITEAbitudini alimentari per una maggior sicurezza e sostenibilità

31.03.22 - 11:12
Stefano Dias, Co-presidente Verdi Liberali Ticino
Ti Press
Abitudini alimentari per una maggior sicurezza e sostenibilità
Stefano Dias, Co-presidente Verdi Liberali Ticino

Nelle ultime settimane la nostra preoccupazione si è inevitabilmente spostata dalla crisi pandemica, alla crisi ucraina. La guerra che sta imperversando nell'est europeo ci pone delle grandi sfide davanti a noi, con tutte le incertezze del caso. Una delle conseguenze più drammatiche, sono i milioni di profughi che scappano lasciandosi dietro il loro paese, queste persone necessitano di cibo, una casa e il nostro supporto. È proprio la crescente preoccupazione per la sicurezza alimentare che ci deve far riflettere anche sulle scelte politiche interne al nostro Paese.

L'ufficio Federale dell'ambiente (UFAM) menziona che le derrate alimentari consumate in Svizzera provengono da filiere produttive a indirizzo sempre più internazionale, che si servono in gran parte di prodotti, foraggi e mezzi di produzione importati. Di conseguenza, una quota sostanziale del carico ambientale si sposta all’estero. Un’agricoltura adeguata alle condizioni locali e un’alimentazione equilibrata, basata su una maggiore quantità di alimenti vegetali, possono contribuire a ridurre sensibilmente l’impatto ambientale. Questo si riallaccia molto bene anche alle condizioni attuali, con una situazione di crisi internazionale che può portare a un marcato aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti importati anche per noi consumatori.

La nostra alimentazione è dunque influenzata da diversi modi di consumo e stili alimentari, oltre che sul lato dell'offerta, dal commercio al dettaglio e dall'industria alimentare e agricola. Per questo motivo ritengo molto importante il contributo che ognuno di noi può dare per ridurre questo impatto, ricordando che il nostro stile alimentare ha anche un impatto non indifferente sull'ambiente. Purtroppo, in particolare gli alimenti di origine animale sono quelli che comportano i maggiori impatti ambientali, a causa degli elevati apporti di risorse ed energia necessari agli allevamenti e alla produzione.

Ognuno di noi come detto in precedenza può contribuire, con una dieta basata su una maggiore quantità di alimenti locali e di origine vegetale, cercando di seguire la naturale offerta stagionale, può contribuire in maniera sostanziale. Un consumo medio di carne (300 g alla settimana circa) può ridurre il nostro impatto ambientale di un quinto. Inoltre secondo l'ufficio federale della sicurezza alimentare, un consumo moderato di carne e prodotti di origine animale, non è solamente positivo per il nostro ambiente, ma anche per la nostra salute. 

Infine vista la situazione in ucraina, con le difficoltà di approvvigionamento per molte persone, dobbiamo ricordarci che il cibo che arriva sugli scaffali e sulla nostra tavola non è infinito e che ridurre gli sprechi è un'azione che alla lunga migliora la sicurezza alimentare e la sostenibilità per tutti. Ad aiutarci ci sono anche delle applicazioni per il nostro smartphone che ci permettono di migliorare le nostre abitudini alimentari, oppure ad acquistare del cibo che altrimenti sarebbe destinato alla pattumiera.

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