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OSPITEAuto elettriche, semafori, rotonde e cifre farlocche

22.01.20 - 09:45
Bruno Storni, consigliere nazionale PS
Depositphotos (cla1978)
Auto elettriche, semafori, rotonde e cifre farlocche
Bruno Storni, consigliere nazionale PS

Un anno fa di questi tempi la Commissione Energia del Gran Consiglio “esaminava” il credito da 2.5 mio per sussidiare l’acquisto di 1250 auto elettriche in 4 anni. Sussidio che ritenevo problematico non solo per la reale utilità ambientale della misura, ma soprattutto per la necessità materiale di un tale incentivo visto che la vendita di automobili elettriche, già in forte crescita da diversi anni, si sarebbe accelerata anche senza incentivi, considerato che Confederazione e UE avevano già predisposto misure per favorire automobili a basso CO2 e che i costi e le prestazioni dell’auto elettrica la rendono sempre più interessante.

I dati statistici e le condizioni quadro parlavano chiaro, ma eravamo in periodo preelettorale e molti indossarono il cappotto verde; il mio rapporto 7540-R2 di compromesso fu ignorato e la maggioranza del GC votò l’irrazionale credito.

Ebbene nel 2019 in Svizzera il mercato delle auto elettriche è più che raddoppiato da 5’109 a 13’165 unità (6’061 Tesla e 7’104 di altre marche) senza bisogno di sussidi (salvo in Ticino dal secondo semestre) e Turgovia (a condizioni particolari).

Non ho i numeri ma se a livello CH sono 13’165, in Ticino saranno almeno 300, più di quante il Cantone voleva incentivare per arrivare all’obbiettivo di raddoppiare in 4 anni il parco veicoli elettrici in circolazione.

Di fatto il Cantone spenderà 2.5 mio per sussidiare auto elettriche, che si venderebbero anche senza sussidi (effetto inerziale), alla faccia non solo dei contribuenti, ma anche del fatto di essere sede di un centenario Istituto di Statistica e numerosissimi altri Istituti di Ricerca; purtroppo a prevalere non sono i numeri e la razionalità ma il marketing politico.

E per rimanere in tema di mobilità, numeri e previsioni sbagliate, sempre un anno fa di questi tempi raccoglievamo le firme per il referendum, poi riuscito, contro i 3 mio per sostituire rotonde con semafori tra Contone e Cadenazzo.

Allora avevo denunciato gli errori e le cifre farlocche del messaggio del Consiglio di Stato che presentavano proiezioni di traffico in crescita a Quartino, quando erano già a disposizione le misurazioni che dimostravano il contrario.

Ebbene anche in questo caso, sebbene nei dati statistici sul traffico pubblicati per il 2018, su 17 punti di misurazione del traffico del Locarnese 11 riportano valori stimati (così tanti contatori fuori uso?), la stima per Quartino smentisce nuovamente le proiezioni del messaggio!

Inoltre l’Ustra ha pubblicato la realizzazione di una rotonda al posto dei semafori allo svincolo di Camorino, e la soluzione “rotondone triangolare” recentemente riadottata ha ridotto le code malgrado la deviazione del traffico parassitario a Quartino. Confermato anche quanto prevedevamo per il trasporto pubblico con l’aumento a 460 mio del credito quadro per il prossimo quadriennio per rapporto ai 290 mio dell’attuale.

In politica ci vuole più lavoro di analisi sia numeriche che delle condizioni quadro locali e globali, attuali e in divenire, per definire in modo razionale ed efficiente misure, decreti e investimenti, cosa che nei due casi esposti il CdS e la maggioranza del GC non hanno fatto.

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