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LOCARNOLa svolta di Vera: «Punto sui contenuti per aiutare i ragazzi»

15.02.24 - 06:30
La ticinese Vera Bernhard è la produttrice del podcast "Il succo del discorso". Ogni settimana pubblica una puntata su Spotify
Helena Brauer
La svolta di Vera: «Punto sui contenuti per aiutare i ragazzi»
La ticinese Vera Bernhard è la produttrice del podcast "Il succo del discorso". Ogni settimana pubblica una puntata su Spotify

LOCARNO - La ticinese Vera Bernhard si è lanciata in una nuova avventura mediatica. Dopo aver intrattenuto per anni una pagina Instagram su temi come la nutrizione o l'attività fisica ha deciso di immergersi nel mondo dei podcast: «Avevo bisogno di andare più in profondità», ha raccontato a tio/20minuti. Ogni settimana pubblica una puntata del podcast "Il succo del discorso" in cui racconta delle sue vicissitudini quotidiane.

«Sono sempre stata un'assidua ascoltatrice di podcast», racconta la 28enne di Locarno, ripercorrendo il fil rouge che ha portato alla nascita del progetto. Con il passare del tempo si è accorta delle possibilità che la diffusione di contenuti audio comportava per la sua attività: «Comparando il podcast al mondo dei social-media posso dire che su Instagram è più importante l'aspetto esteriore di una persona. Se pubblico un video su Instagram, la gente si concentra (come è normale che sia) principalmente sul mio aspetto fisico. Nel podcast invece l'attenzione si sposta sul contenuto e si può approfondire».

Il suo è un monologo spontaneo e autentico: «Spesso prendo spunto dalle discussioni che intrattengo con il mio psicologo o i miei amici e cerco di condensarle in una puntata di 30 minuti». Il podcast tratta di temi legati alla salute fisica e mentale, come la puntata no. 2, che è dedicata alla sclerosi multipla: «Erano molte le persone che mi chiedevano consiglio in merito, data la mia esperienza in materia. Ho quindi deciso di dedicarci una puntata per rispondere a tutti in maniera esaustiva».

A questo punto è importante fare una precisazione: i contenuti del podcast non si basano su esperienze acquisite in ambito medico-scientifico o su studi specifici. Sono stati creati con l'intento di simulare «una chiacchierata tra amici», in cui la produttrice racconta ciò che avrebbe voluto sapere tempo fa: «È soprattutto dedicata ai ragazzi e alle ragazze che fanno fatica a trovare il loro posto nel mondo». Ma non solo, la chiacchierata è anche adatta a un pubblico adulto.

Finora le critiche sono state positive: «Molte persone mi scrivono per chiedermi di dedicare una puntata a un determinato tema o semplicemente per sostenermi». Un buon segno? Decisamente: «Ho l'impressione di stare canalizzando le mie energie nella direzione giusta».

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