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VIPPupo: «A ballare mentre nasceva mia figlia, oggi me ne vergogno»

11.04.23 - 20:00
Il cantante ha raccontato alcuni degli errori del suo passato: «Rimbecillito dal mio ego»
IMAGO / Italy Photo Press
Pupo: «A ballare mentre nasceva mia figlia, oggi me ne vergogno»
Il cantante ha raccontato alcuni degli errori del suo passato: «Rimbecillito dal mio ego»

FIRENZE - Gli errori del passato e i rimpianti che ne sono nati sono stati al centro dell’intervista concessa da Pupo al magazine Mediaset “Verissimo”. Il cantante, in particolare, ha parlato della primogenita Ilaria e della sua nascita: quel giorno l’artista era in discoteca, invece che accanto alla moglie Anna. «Ilaria ha vissuto la fase più travolgente della mia carriera ed è stata dura per lei - le parole di Pupo -. Ilaria è nata il 16 marzo del 1975, ero in una sala da ballo con un mio amico. Non mi rendevo conto che mi moglie era in ospedale e stava partorendo la mia prima figlia. Ero completamente rimbecillito dal mio ego. Oggi me ne vergogno».

Nonostante ciò, la figlia non ha mai mostrato rancore nei suoi confronti. «Non mi ha mai puntato il dito contro, non mi ha mai accusato per aver sbagliato - ha continuato il cantante -. C'è sempre stato un rapporto d’amore. Sono state brave lei e mia moglie, alle quali chiedo scusa per quella sera e per tutte le volte in cui non ci sono stato. Sono mancato a molti appuntamenti, sono arrivato tardi perfino alla comunione di Ilaria perché ero in giro». Pupo ha anche un’altra figlia, Valentina, nata da una relazione extra-matrimoniale.

«Valentina è nata da una storia con un ragazza conosciuta ai miei concerti. L'ho saputo dopo che era nata perché la mamma non voleva coinvolgermi, poi non ce l'ha più fatta e aveva bisogno di sostegno - ha raccontato il cantante -. Per qualche anno l'ho tenuto nascosto. Andavo a trovarla ed era una gioia ma anche un'angoscia perché nessuno sapeva nulla. Un giorno, a pranzo, non ce l'ho più fatta e ho detto tutto. Ilaria e mia moglie ci sono rimaste malissimo». Pupo ha poi riconosciuto Valentina quando questa aveva 7 anni. «Non ero pentito ma volevo che il tempo mi aiutasse. Quando ho deciso di dare il mio cognome a Valentina non ho neanche preteso di fare il test del dna. Sapevo che era mia figlia dal momento in cui l'ho guardata», ha concluso l’artista. 

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