Cerca e trova immobili
L’attore ha parlato della lite stradale per cui andrà a processo
ROMA - Attore apprezzato per fascino e bravura, Raoul Bova dovrà difendersi in tribunale dall’accusa di violenza privata, minacce e lesioni per la presunta aggressione ai danni di un automobilista in un parcheggio, avvenuta nel luglio 2019. L’attore e la compagna Rocìo Muñoz Morales erano usciti da un ristorante di Roma e stavano per partire per un funerale a L’Aquila quando scoppiò una lite nel parcheggio del locale: a scatenarla un automobilista che stava per investire l’attrice spagnola.
L’uomo ha poi denunciato Bova e nello scorso gennaio il Tribunale ha stabilito che andrà a processo. L’attore non ha mai commentato la vicenda, almeno fino a ora: intervistato dal settimanale Oggi, Bova ha negato ogni addebito, affermando di aver agito solo per difendere la compagna. «Ho cercato di difendere una donna, che è solo un caso fosse la mia compagna, da un atto di prepotenza - le parole di Bova -. Quella persona stava quasi investendo Rocío e ho soltanto insistito perché le chiedesse scusa. Non credo di aver fatto nulla di male. Di fronte all’arroganza e alla prevaricazione, io non rimango indifferente. E sono sicuro che mi verrà resa giustizia in tribunale».
L’attore ha anche smentito le voci riguardanti presunte crisi degli ultimi mesi con la Morales, ma ha ribadito, almeno per ora, di non aver intenzione di sposarsi. «Magari le farò una sorpresa, quando meno se lo aspetta. Io credo nel matrimonio ma soprattutto nell’amore. E penso che le cose debbano arrivare al momento giusto. Da sole, senza forzature. Un’unione cementata da due figlie è profonda, significa sposarsi nel cuore e dire: intraprendiamo un cammino insieme con la responsabilità delle nostre creature».
