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AvanTI“The Orbit”: come reinventare le periferie del futuro

26.09.22 - 08:00
The Orbit è un piano urbanistico innovativo per trasformare le periferie rurali in cittadine ideali per i pendolari
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“The Orbit”: come reinventare le periferie del futuro
The Orbit è un piano urbanistico innovativo per trasformare le periferie rurali in cittadine ideali per i pendolari

Nei pressi di Toronto, in Canada, in un’area prevalentemente agricola, lo studio di architettura Partisans realizzerà la costruzione di un’innovativa comunità che potrebbe cambiare la concezione di quelle che oggi vengono definite “periferie urbane”. Si tratta di “The Orbit”, un distretto futuristico che sorgerà ai margini di Innisfil, una città di pendolari situata a circa mezz’ora di auto dalla metropoli canadese.
Innisfil è una delle classiche periferie di grandi città, con una popolazione di circa 40.000 abitanti, che però dovrebbe raddoppiare entro i prossimi 30 anni. Dalla gestione di questa crescita dipende l’esito di molte sfide urbanistiche ed ambientali del prossimo futuro. Servizi cittadini, sicurezza pubblica, parchi, infrastrutture, andranno progettati con criterio. The Orbit rappresenta appunto una visione di come si possono “disegnare” le periferie in vista dei prossimi cambiamenti.
Nello specifico, The Orbit sarà costituito da una griglia di strade che si irradiano attorno a un denso quartiere centrale, con grattacieli di media altezza, ampi spazi aperti e un mix di edifici residenziali, commerciali e civili. Il nucleo del piano sarà una stazione ferroviaria per pendolari che farà da raccordo centrale. Il piano, infatti, è iniziato nel 2017 quando il Comune ha presentato una richiesta di proposte per un nuovo quartiere attorno ad una nuova, prevista stazione di transito ferroviario. Le autorità cittadine e l’autorità di transito regionale, Metrolinx, hanno poi affidato lo sviluppo del progetto allo studio di architettura Partisans nel 2019.
Questo futuristico progetto per le periferie cittadine si inspira al concetto di pianificazione urbana di inizio XX secolo della “Città Giardino”. Distribuendo residenti, attività commerciali e terreni agricoli in una forma radiante di snodi e raggi, tale concezione prevedeva un tipo di sviluppo delle periferie molto diverso da quello verificatosi a partire dal secondo dopoguerra. The Orbit è infatti pensato per ospitare circa 100.000 persone, tutte entro un raggio di 1 miglio (1,6 km) dalla stazione ferroviaria. Si tratta di un’evoluzione del concetto di “città dei 15 minuti” sul quale stanno lavorando oggi diverse metropoli, così da posizionare la maggior parte delle cose di cui una persona ha bisogno, dai servizi alle attività di svago, a distanze ragionevoli da percorrere a piedi o in bicicletta, e in zone a basse emissioni.
«Abbiamo costruito un grande prototipo. Potrà essere applicato a qualsiasi ambiente rurale per far crescere una comunità in modo più giusto, organizzato, ecologico», hanno dichiarato Alex Josephson, CEO di Partisans, e Oliver Jerschow, direttore amministrativo della città di Innisfil.
La stazione di transito, come detto, sarà il cuore del progetto, sia dal punto di vista progettuale che di fattibilità. L’inizio dei lavori, inizialmente previsto entro la fine del 2022, è slittato a causa della pandemia, ma dovrebbero iniziare nel corso del 2023. Attualmente la città di Innisfil è impegnata a sensibilizzare la comunità per garantire che il piano sia in linea con le aspettative dei residenti. I primi piani operativi di The Orbit potrebbero essere finalizzati entro la prossima primavera.

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