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SVIZZERAConviene ancora avere un'auto elettrica, ma i prezzi stanno aumentando

27.02.24 - 07:10
Dopo un aumento del 25,5% nel 2023, i prezzi dell'elettricità sono nuovamente aumentati a gennaio del 17,8%
Depositphotos (kasto)
Fonte Comparis
Conviene ancora avere un'auto elettrica, ma i prezzi stanno aumentando
Dopo un aumento del 25,5% nel 2023, i prezzi dell'elettricità sono nuovamente aumentati a gennaio del 17,8%

BERNA - Guidare un'auto elettrica costa ancora meno rispetto a un veicolo tradizionale. Ma il divario si assottiglia. Stando all'indice dei prezzi al consumo di Comparis, «i prezzi dei beni di uso quotidiano sono cresciuti dell’1,5% rispetto al mese precedente. Rispetto a dicembre 2023, i prezzi sono aumentati dello 0,2%. Dopo il forte rincaro dello scorso anno (+25,5%), a gennaio i prezzi dell’elettricità sono nuovamente saliti in modo significativo (+17,8%)».

Ciò comporta quindi un aumento delle spese per chi possiede un'autovettura non tradizionale - «l’anno scorso, di tutte le 255’981 nuove immatricolazioni di autovetture in Svizzera, il 20,7% era costituito da auto puramente elettriche» -, a fronte di un altro settore, quello del carburante, che ha subito una variazione di prezzo minima in confronto (+1,5%). «A differenza dei carburanti, i prezzi dell’elettricità non sono soggetti a fluttuazioni giornaliere, ma di solito vengono determinati solo una volta all’anno».

Ma quindi, conviene ancora acquistare elettrico? Una risposta la dà Dirk Renkert, esperto Comparis in finanze: «Considerando l’intera durata di possesso, le auto elettriche tendono ancora a essere più economiche delle auto con motori a combustione tradizionali. Tuttavia, il divario è diminuito a seguito del forte rincaro dell’elettricità. Se questo andamento rallenterà o meno la rivoluzione elettrica dipenderà anche da altri fattori, tra cui i minori costi di servizio. In questo ambito le auto elettriche continuano a essere più economiche».

Beni di lusso - Un aumento significativo dei prezzi non è però stato osservato unicamente nell'elettricità. I beni in cui il divario rispetto agli ultimi mesi è stato più marcato sono il cacao e il cioccolato in polvere (+11,3%).

«Lo scorso anno Ghana e Costa d’Avorio, i due paesi dell’Africa occidentale responsabili di circa il 60% della produzione mondiale di cacao, hanno dovuto fare i conti con raccolti decimati. Oltre alle piogge insolitamente intense, la diffusione di malattie tra le piante di cacao si è tradotta in un significativo crollo dei raccolti. Inoltre, l’aumento dei costi di trasporto dovuto agli attacchi dei ribelli Houthi alle navi portacontainer nel Mar Rosso ha portato a un’impennata record del prezzo del cacao», spiega Renkert.

Sono fortemente aumentati anche i prezzi dei servizi posta (+8,7%), di quelli finanziari (+8,1%), e delle bevande zuccherate (+6,3%).

Beni più accessibili - Pur restando a un livello decisamente elevato, rispetto allo scorso anno, i prezzi dell'energia per il riscaldamento son scesi del 10,7%. «Un eventuale ulteriore abbassamento dei prezzi dipende anche dalla situazione geopolitica. Tuttavia, a causa dei due anni di guerra in Ucraina e dei conflitti in corso in Medio Oriente, per il momento non sembra ci siano i presupposti per un calo dei prezzi», afferma Renkert.

Anche i prezzi di giocattoli e articoli per hobby sono scesi (-4,4%), così come quelli legati alla categoria altri servizi di trasporto individuale (-3,5%), del vino bianco (-3,1) e del carburante (-2,9%).

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