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ELEZIONI IN RUSSIAMolotov contro un seggio elettorale a San Pietroburgo

15.03.24 - 15:54
Le elezioni presidenziali russe iniziano tra tensioni e attacchi.
Afp
Fonte ats ans aff
Molotov contro un seggio elettorale a San Pietroburgo
Le elezioni presidenziali russe iniziano tra tensioni e attacchi.

MOSCA - In Russia è cominciato il voto per le presidenziali, in un clima di tensione per gli attacchi ucraini sulle città di frontiera e le proteste delle opposizioni. Un seggio elettorale a San Pietroburgo è stato attaccato con molotov: lo afferma la commissione elettorale

Una giovane donna ha cercato di dare fuoco al seggio con una molotov, secondo quanto riferito da un funzionario della commissione elettorale locale, nel primo giorno delle elezioni presidenziali russe, segnato da diversi episodi di danneggiamento.

«Una donna di 20 anni ha cercato di lanciare una molotov contro l'insegna di un seggio elettorale» situato in una scuola, ha precisato il funzionario su Telegram. «Queste azioni illegali sono state efficacemente fermate dagli agenti di polizia. Nessuno è rimasto ferito», ha aggiunto.

Parallelamente le autorità filorusse del territorio occupato in Ucraina, riferiscono che le truppe di Kiev hanno bombardato due seggi per le presidenziali nella parte della regione di Kherson occupata dai russi. Lo afferma la commissione elettorale locale, aggiungendo che in uno dei due seggi, a Brilevka, vi sono dei feriti, stando all'agenzia Ria Novosti.

La bomba è esplosa senza causare vittime davanti a un seggio elettorale nella regione di Kherson occupata dalla Russia, nel sud dell'Ucraina, il primo giorno del voto presidenziale russo in cui è attesa la riconferma di Vladimir Putin. «A Skadovsk, un ordigno esplosivo improvvisato è stato collocato in un bidone della spazzatura davanti al seggio elettorale. C'è stata una detonazione, nessuna vittima», ha precisato su Telegram la commissione elettorale regionale filorussa.

In precedenza bombe ucraine hanno colpito le regioni russe di confine, a Belgorod si contano un morto e 3 feriti. Sul fronte opposto, un violento bombardamento missilistico russo su Odessa con un bilancio di 14 morti e 46 feriti. Il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani nega l'ipotesi di truppe Nato in Ucraina: «Significa rischiare la Terza guerra mondiale».

Intanto il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa condanna la Russia per la morte in carcere di Alexei Navalny e chiede un'indagine internazionale indipendente. È quanto si legge nella decisione presa dall'esecutivo dell'organizzazione dopo l'esame delle misure prese dalla Russia per eliminare le numerose violazioni che ha commesso nei confronti dell'oppositore di Vladimir Putin, così come stabilito dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (Cedu).

Nonostante la Russia non faccia più parte del Consiglio d'Europa, da cui è stata esclusa nel 2022, il Paese ha ancora l'obbligo di rimediare alle violazioni riscontrate dalla Cedu.

«La morte di Navalny sembra essere l'allarmante conseguenza di un modello di vittimizzazione e persecuzione politica in ritorsione per le sue proteste antigovernative e le sue attività investigative», dichiara il comitato dei ministri. Inoltre «data la sfiducia nelle istituzioni russe", Strasburgo "esorta con forza le autorità a condurre un'indagine sulla morte di Navalny attraverso un meccanismo internazionale ad hoc, per garantire che l'inchiesta sia efficace, indipendente, imparziale, rapida, approfondita, trasparente e che coinvolga anche i suoi familiari».

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