Cerca e trova immobili

ITALIAIl fanatismo religioso e le «presenze demoniache» dietro alla strage in Sicilia?

11.02.24 - 12:27
Non si trova il cadavere della donna uccisa dal marito, i figli sarebbero stati strangolati (e almeno uno torturato)
Depositphotos (trybex)
Il fanatismo religioso e le «presenze demoniache» dietro alla strage in Sicilia?
Non si trova il cadavere della donna uccisa dal marito, i figli sarebbero stati strangolati (e almeno uno torturato)

PALERMO - Si arricchisce di risvolti inquietanti la strage avvenuta nelle prime ore di domenica ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Il 54enne accusato di aver ucciso la moglie e due figli di 5 e 16 anni si sarebbe convinto che la sua famiglia fosse posseduta da presenze demoniache.

L'unica soluzione che avrebbe trovato sarebbe stata quella di sterminare tutti. Compresa la figlia 17enne, che è scampata alla mattanza per ragioni che non sono chiare. La giovane è stata trovata in stato di shock dai primi sanitari intervenuti.

La ricostruzione fatta dai giornali italiani è agghiacciante. Il 54enne si sarebbe accanito con inaudita violenza sui propri cari, convinto che «il diavolo li avesse presi». Nella villetta di famiglia sono stati trovati i cadaveri dei figli, entrambi morti per strangolamento. Una catena è stata trovata accanto al corpo dell'adolescente, che sarebbe anche stato torturato.

Non si trova invece il cadavere della moglie. In giardino sono stati trovati resti carbonizzati, che apparterrebbero ad animali. Proseguono le ricerche, mentre i carabinieri avrebbero interrogato anche una coppia di conoscenti, che potrebbe aver aiutato l'uomo nelle sue azioni criminali, perlomeno nell'occultamento del cadavere della donna.

Il Corriere della Sera descrive il 54enne come «un fanatico», ossessionato dalla religione e dalla decadenza dei costumi. Lui stesso sui social si descriveva come "un soldato di Dio", che vedeva la presenza nel demonio in ogni aspetto della vita quotidiana e contestava il percorso della Chiesa ufficiale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE