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MONDOParametri vitali della Terra: 25 su 30 hanno raggiunto limiti record

24.10.23 - 16:00
A lanciare l'allarme di un potenziale collasso naturale e sociale un rapporto internazionale sottoscritto da 15'000 scienziati di 163 Paesi
Afp
Fonte Ats ans
Parametri vitali della Terra: 25 su 30 hanno raggiunto limiti record
A lanciare l'allarme di un potenziale collasso naturale e sociale un rapporto internazionale sottoscritto da 15'000 scienziati di 163 Paesi

NEW YORK - Almeno 25, sui 30 parametri vitali della Terra, hanno raggiunto record estremi, dalle temperature al di sopra della norma fino alle emissioni di gas serra: regioni del pianeta nelle quali vivono fra tre e i sei miliardi di persone, potrebbero superare i parametri di vivibilità.

A lanciare l'allarme di un potenziale collasso naturale e sociale è il rapporto internazionale coordinato da William Ripple e Christopher Wolf, dell'Università Oregon State, pubblicato sulla rivista BioScience e sottoscritto da 15'000 scienziati di 163 Paesi.

«Senza azioni che affrontino alla radice il problema dell'umanità che prende dalla Terra più di quanto può dare in sicurezza - ha commentato Wolf - siamo sulla buona strada verso il potenziale collasso dei sistemi naturali e socioeconomici, verso un mondo con un caldo insopportabile, carenza di cibo e di acqua dolce».

In un contesto di cambiamenti climatici già di per sé preoccupante, il 2023 ha fatto segnare tanti importanti nuovi record che superano i precedenti con enormi margini. Tra questi, ben 38 giorni in cui si sono registrate temperature globali medie di oltre 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali (fenomeno fino al 2022 ancora piuttosto raro) e le emissioni di CO2 dovute ai violenti incendi in Canada. Nello stesso tempo, sottolineano gli autori della ricerca, sono raddoppiati i sussidi ai combustibili fossili forniti dai governi per abbassare il costo dell'energia.

Il rapporto stima che entro fine secolo tra i 3 ai 6 miliardi di persone potrebbero trovarsi a vivere in condizioni climatiche estreme, fuori dai livelli di vivibilità. «È un dovere morale degli scienziati e delle nostre istituzioni allertare l'umanità di qualsiasi potenziale minaccia esistenziale e mostrare leadership nell'agire», ha aggiunto Ripple che ha anche sollecitato alla necessità di dare priorità a politiche per la riduzione delle emissioni, come la transizione verso diete vegetali o l'eliminazione dei combustibili fossili. Azioni che però devono essere fondata sull'equità e la giustizia sociale perché i maggiori impatti climatici colpiscono le persone più povere che hanno contribuito meno alla crisi.

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COMMENTI
 

vulpus 6 mesi fa su tio
Ma è la naturale involuzione del pianeta. Ma per che cosa pensate che certi miliardari cercano la possibilità di vivere su un altro pianeta? Ma perchè se la trovano saranno in pochissimi a poterne usufruire.

s1 6 mesi fa su tio
Risposta a vulpus
vulpus, nomen omen... i miliardari sono tutti intenti ad accaparrarsi questo di pianeta che basterebbe ed avanzerebbe per 8, 10, 20 miliardi di persone se fosse abitato e gestito secondo sani principi che alla attuale finanza, economia e ai leader politici mancano completamente

s1 6 mesi fa su tio
aspettiamo che ci sia l'attacco alla risorsa acqua, è il prossimo ed inevitabile passo. co2 e h2o

Privato Pinco 6 mesi fa su tio
...tutti a preparare le valige...ma di sola andata!

Peter Parker 6 mesi fa su tio
Ecco, dopo questa ennesima previsione (e non discuto se sia accurata o meno), tutti a preparare le valigie, biglietto di business class e volo Emirates verso Dubai per prepararsi al COP28.

sWiSs_PiRaTe 6 mesi fa su tio
consiglierei pure la visione di "Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta" presente su Netflix.

sWiSs_PiRaTe 6 mesi fa su tio
ehm... sbaglio o era stato già stato diramato un "allarme" nel 2006? E non da uno scenziato... ad ogni modo... per chi ne ha l'occasione, guardare "Extrapolations" su Apple TV non sarebbe una cattiva idea.

Peter Parker 6 mesi fa su tio
Risposta a sWiSs_PiRaTe
Di allarmi ne sono stati diramati a centinaia….dai più eclatanti a quelli meno conosciuti. Nel 1975, a seguito di un articolo sul freddo inusuale della East Coast, un editore scientifico di un giornale ha fatto partire il mito del « raffreddamento globale »…. Poi nel 1989 un alto funzionario dell ONU per l’ambiente, ha fatto partire un altro allarme che se non si fa niente contro il riscaldamento globale entro il 2000 (!) entro massimo 10 anni.. Poi nel 2008 il mitico Al Gore che dice che entro il 2013 i ghiacci polari saranno dissolti…. E queste sono solo una piccolissima parte degli allarmi diramati, da scienziati, divulgatori, esperti etc… Premetto, i cambiamenti climatici si notano, ma non li fermeremo mai.

sWiSs_PiRaTe 6 mesi fa su tio
Risposta a Peter Parker
grazie per il completamento :-)
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