A bordo del torpedone persone che si apprestavano a un viaggio della speranza nei vicini Stati Uniti
CITTÀ DEL MESSICO - Diciotto morti e almeno 23 feriti. Questo il drammatico bilancio dell'incidente che ha visto come protagonista un autobus, precipitato ieri in un burrone nel nord-ovest del Messico. Tra le vittime si contano anche tre minorenni.
Il mezzo viaggiava da Città del Messico a Tijuana nordoccidentale, cittadina confinante con San Diego, dove numerosi migranti cercano rifugio negli Stati Uniti. «La maggior parte dei passeggeri sono stranieri e provengono da paesi come la Repubblica Dominicana e addirittura dal continente africano. Alcuni di loro erano diretti a Tijuana per entrare negli USA», ha dichiarato un portavoce della protezione civile.
In seguito all'episodio l'autista è stato arrestato con l'accusa di eccesso di velocità.
Gli incidenti stradali mortali sono comuni in Messico, di solito a causa di velocità elevate, cattive condizioni del veicolo o affaticamento del conducente. A detta dell'agenzia AFP, tali incidenti sono una delle principali cause di morte tra i migranti che compiono il pericoloso viaggio via terra verso gli Stati Uniti.
A febbraio per esempio, migranti provenienti da Venezuela, Colombia e America centrale sono stati coinvolti in un altro incidente d'autobus, che ha provocato almeno 17 morti. Nel dicembre 2021, un rimorchio che trasportava 160 migranti, si è schiantato contro un ponte pedonale su un'autostrada nello stato meridionale del Chiapas, provocando 56 morti.