Cerca e trova immobili

GRECIAIl capostazione prepara la difesa. «A livello umano, è devastato»

02.03.23 - 18:00
È stato formalmente incriminato dopo essere apparso davanti a un magistrato. Il suo legale spiega che non sarà l'unico capro espiatorio
keystone-sda.ch / STR (Vaggelis Kousioras)
Il capostazione prepara la difesa. «A livello umano, è devastato»
È stato formalmente incriminato dopo essere apparso davanti a un magistrato. Il suo legale spiega che non sarà l'unico capro espiatorio

LARISSA - Fino a sabato per preparare una strategia di difesa: è il tempo concesso dalla procura di Larissa al capostazione cittadino, arrestato con varie accuse - tra le quali omicidio colposo per negligenza - in seguito al drammatico incidente ferroviario di martedì notte nel nord della Grecia.

Il 59enne è apparso oggi davanti a un magistrato ed è stato formalmente incriminato anche per interruzione colposa dei trasporti e lesioni colpose. Ha affermato di aver premuto il pulsante che attiva lo scambio dei convogli sulle linee, ma che il sistema non avrebbe funzionato. I media ellenici affermano invece che l'uomo avrebbe ammesso di aver inviato il treno passeggeri sul binario sbagliato. 

«A livello umano, è devastato» ha dichiarato il suo avvocato all'uscita del tribunale. «Riflette su ciò che è accaduto e non può sopportare il peso della responsabilità». Il capostazione accetta la sua parte di colpa in quanto avvenuto ma, avverte il legale, non ci starà a passare come unico capro espiatorio dell'intera vicenda - nella quale sono molti gli attori coinvolti. «Credo che la giustizia farà molto bene il suo lavoro», si dice convinto l'avvocato.

Il presunto errore del capostazione sarebbe però l'ultimo anello di una lunga catena di responsabilità, di errori e omissioni. Pesano a suo carico le testimonianze di tre funzionari della compagnia ferroviaria e della società incaricata di compiere la manutenzione sulle linee. Una fotografia scattata al registro della stazione, spiega però il giornale greco Kathimerini, andrebbe a confermare la versione del 59enne. Un suo collega ha dichiarato ai media che un altro treno era fermo a Tempe e che si è cercato di rivolvere la situazione, ma senza ripristinarla del tutto. In questo frangente è avvenuto lo schianto mortale.

Viene inoltre sottolineato come il capostazione fosse entrato in servizio con quella carica solo da pochi mesi, al termine di un veloce programma di formazione. In precedenza lavorava sempre nelle ferrovie, ma con altre mansioni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE