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REGNO UNITOAmbulanze in sciopero, i soccorsi in ginocchio

12.01.23 - 15:37
I tempi d'intervento del sistema sanitario britannico si sono estesi in modo preoccupante: un nuovo primato negativo.
Imago
Fonte ATS ANS
Ambulanze in sciopero, i soccorsi in ginocchio
I tempi d'intervento del sistema sanitario britannico si sono estesi in modo preoccupante: un nuovo primato negativo.

LONDRA - Nella crisi delle ambulanze britannica, collegata a quella più ampia della sanità, viene raggiunto un nuovo primato negativo: i tempi medi di attesa per essere soccorsi il mese scorso sono stati i più lunghi mai registrati in Inghilterra.

Un dato su tutti salta agli occhi: per le chiamate classificate come categoria 2 - riguardanti emergenze fra cui infarti e ictus - l'attesa media per un'ambulanza ha superato un'ora e mezza, rispetto al target di 18 minuti previsto per questi casi.

Una situazione molto grave, causata secondo gli operatori del settore dalle carenze organizzative e strutturali del sistema sanitario pubblico (Nhs), e che avviene in un momento reso ancora più difficile dalla vasta protesta sindacale in atto e i nuovi scioperi in arrivo. L'union Gmb è pronta ad annunciare fino a sei giorni di stop per i paramedici a breve mentre è polemica nel Regno Unito per i rischi corsi dai pazienti.

Il sito della Bbc si occupa di un caso individuale, quello del 68enne Martin Clark, morto nell'East Sussex dopo aver avuto un infarto e atteso invano un'ambulanza. Il decesso è comunque avvenuto il 18 novembre scorso, prima quindi che iniziasse qualsiasi azione di sciopero nel servizio sanitario. Il governo conservatore al momento non è riuscito a concludere nessun accordo coi sindacati del settore pubblico dopo aver avviato un tavolo negoziale le agitazioni continuano a ritmo serrato.

La sezione centrale della Elizabeth Line, tra Abbey Wood e la stazione londinese di Paddington, è oggi chiusa per sciopero per la prima volta dall'apertura dello scorso anno, mentre 100 mila funzionari pubblici rappresentati dalla sigla Pcs hanno annunciato una mobilitazione per il primo febbraio.

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COMMENTI
 

Tracy 1 anno fa su tio
Anche da noi c’è un sovraccarico, non c’è ancora lo sciopero ma se la politica non si da una mossa!!! I pronto soccorso svizzeri hanno già lanciano l'allarme tramite un lettera ai Governi su un imminente sovraccarico. Il numero record di pazienti a causa della triplice epidemia di Covid, influenza e bronchiolite sta esercitando un'enorme pressione. La lettera indirizzata ai governi cantonali, ai responsabili dei dipartimenti cantonali della sanità pubblica e ai direttori degli ospedali di tutta la Svizzera, invitano quindi a fare di questo tema una priorità politica e istituzionale chiedendo di garantire il finanziamento del servizio ospedaliero pubblico e dei servizi di emergenza in generale e di rafforzare le alternative all'ospedale estendendo l'assistenza e il mantenimento a domicilio e di un migliore utilizzo dei pronto soccorso.

Blackad 1 anno fa su tio
Che disastro… quando le istituzioni si dimenticano della sanità arriva il delirio e chi ne paga le conseguenze sono i pazienti
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